Non si è fatta attendere la replica del comune di Bisceglie alle polemiche sollevate da SEL circa il patrocinio comunale concesso al convegno: “Normative emergenti sul Gender: impatto culturale sulle nuove generazioni“. L’evento organizzato dal Comitato Progetto Uomo di Bisceglie avrà come ospite e relatore il noto avvocato varesino Gianfranco Amato. Come già scritto in precedenza (leggi qui) il giurista invitato dall’associazione pro famiglia naturale è piuttosto famoso per le sue posizioni nettamente contrarie al DDL Scalfarotto.
Per la sezione SEL di Bisceglie l’incontro in questione ha un intento chiaramente omofobo ma per il portavoce del comune, Prof. Vito Boccia, le cose non stanno cosi. “Non risulta al Comune di Bisceglie, visto il contenuto della domanda presentata dal Comitato Progetto Uomo di Bisceglie, alcun “intento omofobo” di tale associazione” – ha commentato Boccia, proseguendo poi cosi – “Pertanto l’Amministrazione Comunale non potendo prevedere lo sviluppo e l’articolazione dell’incontro, ha inteso autorizzare, come da regolamento, l’utilizzo del struttura comunale di Santa Croce. L’Amministrazione Comunale di Bisceglie non avrebbe potuto infatti applicare una disparità di trattamento sulla base di dichiarazioni rese in passato in circostanze e con modalità completamente estranee alla vita amministrativa biscegliese dai relatori del predetto incontro. Ne tanto meno l’amministrazione comunale di Bisceglie ha mai negato il diritto e la libertà di espressione a chiunque”. Certo però è chiaro che eventuali comportamenti o giudizi omofobi non saranno graditi da chi governa la città: “Naturalmente non condivideremo alcuna parte di quell’incontro che avrà eventuali passaggi omofobi o lesivi della dignità, della libertà e dell’uguaglianza sanciti dalla nostra Carta Costituzionale”. L’invito finale del portavoce del comune di Bisceglie è semplice e cristallino: “Invitiamo quindi gli amici di SEL a seguire, senza pregiudizi e senza censure preventive, l’incontro in questione e a giudicare l’azione politico amministrativa dell’Amministrazione Comunale sui fatti concreti e dichiarazioni direttamente riconducibili ai rappresentanti dell’Amministrazione stessa”. Insomma il comune di Bisceglie ha deciso di appellarsi a principio di garanzia della libertà di espressione per giustificare il proprio appoggio all’evento organizzato dal Comitato Progetto Uomo. Si spera quindi che le dichiarazioni ed i contenuti che emergeranno nel corso del dibattito possano essere lontani il più possibile da elementi di pregiudizio e di omofobia che creerebbero non poco imbarazzo per tutta la società civile biscegliese.