Il comune sospende tutti i pagamenti in favore dell’ATI Alfano Luce Srl – Citeleum s.a., l’associazione temporanea di imprese è l’attuale affidataria del servizio di gestione, manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica e fornitura di energia elettrica. La decisione è stata resa pubblica con la determinazione dirigenziale della Ripartizione Tecnica N. 214/2014.
L’ATI si era aggiudicata l’appalto comunale nel 2008, l’importo annuo dell’incarico era stato fissato a 609.840 euro oltre i 4.000 euro per gli oneri di sicurezza. Nonostante la durata dell’appalto sia stata fissata a ben 25 anni, il tempo utile per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione e messa a norma degli impianti era stato fissato contrattualmente a 720 giorni. In data 15/05/2013, il comune di Bisceglie disponeva già una sospensione parziale delle liquidazioni in favore dell’ATI in quanto “il tempo utile per completare i lavori di riqualificazione e messa a norma degli impianti era scaduto e gli stessi procedevano con lentezza e senza continuità ” .
Dopo aver preso questi provvedimenti i tecnici del comune non hanno riscontrato un cambio di rotta da parte degli aggiudicatari dell’appalto, anzi : ” i ritardi e le inadempienze si stanno verificando anche nel servizio di manutenzione periodica sugli impianti esistenti determinando gravi carenze e situazioni di pericolo per la pubblica incolumità”. In data 26/09/2014 il comune di Bisceglie ha avviato quindi le procedure di risoluzione contrattuale nei confronti dell’ ATI Alfano Luce Srl – Citeleum s.a. , conseguentemente in questi giorni è anche arrivata le determina che decreta di “Sospendere tutte le liquidazioni in favore dell’ATI Alfano Luce s.r.l. – Citelum s.a. e precisamente interrompere i pagamenti relativi alla parte gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione installati sul territorio comunale, oltre la fornitura di energia elettrica”.
Chiaramente a questo punto non è da escludere un ricorso legale da parte dell’ATI per tutelare i propri interessi, è ormai palese la rottura dei rapporti tra le due parti. Ovviamente quello che i cittadini sperano è che una eventuale querelle legale non comprometta l’erogazione dell’importante e fondamentale servizio di illuminazione pubblica.