Il comitato Cittadini a 5 Stelle in Movimento a Bisceglie ha diffuso un comunicato in cui commenta aspramente il via libera, seppur condizionato da prescrizioni e monitoraggi da parte della Regione Puglia, al progetto di realizzazione della condotta sottomarina delle acque reflue, proposto dall’Acquedotto Pugliese, che sfocerebbe all’altezza del posidoneto dell’area naturale di Torre Calderina, un progetto contro il quale il comitato si è sempre espresso in modo negativo.
“È questo l’epilogo dello sporco affare della condotta sottomarina? – chiedono i pentastellati – Perché dopo il giudizio negativo di gennaio, il parere negativo della Città Metropolitana di Bari, le osservazioni negative di tutte le associazioni e i movimenti intervenuti nella fase di inchiesta pubblica, oggi assistiamo ad un netto voltafaccia con accoglimento del progetto di scarico a mare proposto da Aqp?”.
“Nonostante oggi – proseguono nel comunicato – il Comitato di Valutazione d’Impatto Ambientale confermi l’analisi negativa e sfavorevole riguardo il quadro progettuale, programmatico e ambientale presentato da Acquedotto Pugliese e nonostante lo stesso Comitato il 16 febbraio 2016 rilasciava giudizio negativo al progetto definitivo della condotta sottomarina per l’incompatibilità ambientale dell’opera, apprendiamo che il comitato tecnico ritiene comunque compatibile l’intervento, a fronte di alcune prescrizioni e monitoraggi di cui dovrà farsi carico l’Autorità regionale“.
“La condotta sottomarina – continuano i 5 Stelle, puntando il dito contro gli Enti pubblici – è solo il grande affare di chi prenderà i 30 milioni di Euro di finanziamento pubblico per nascondere nel cemento la fogna che non vuole depurare. Secondo noi la condotta sottomarina, se realizzata, sarà la più grande discarica marina mai vista”.
“Intanto che la coscienza popolare è maturata – si legge ancora nel comunicato – che le associazioni e i movimenti di liberi cittadini hanno costituito il fronte del No alla Condotta Sottomarina contro lo scarico inquinante della fogna di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi al largo nel mare tra Bisceglie e Molfetta, il progetto di Acquedotto Pugliese ha fatto il suo corso, prima promosso nell’agosto 2014, poi bocciato nel febbraio 2016 per incompatibilità ambientale, e infine ri-ammesso seppur con prescrizioni”.
“I Cittadini a 5 Stelle in MoVimento promettono battaglia – dichiarano in chiusura – ci siamo opposti sin dall’inizio, ci opporremo fino alla fine: per difendere il nostro mare, perché il territorio è un bene comune e non uno strumento per far soldi, perché non vogliamo perdere l’ultima area naturale tra Bisceglie e Molfetta, perché non ci arrendiamo alla discarica di fogna sul posidoneto davanti Torre Calderina”.
Proprio sul tema delle acque reflue, sulla loro depurazione e sul successivo riutilizzo in agricoltura, giovedì 9 giugno la Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi ospiterà un convegno intitolato “Acque reflue e fanghi da depurazione: una risorsa per l’agricoltura. Quali possibili vantaggi per Bisceglie?”.
All’incontro, promosso dall’organizzazione di produttori Arca Fruit col patrocinio del comune di Bisceglie, interverranno l’assessore regionale a infrastrutture, mobilità, lavori pubblici e difesa del suolo Giovanni Giannini e Michele Calderoni, responsabile fondi comunitari della sezione Risorse Idriche della Regione Puglia, in quella che sarà un’occasione per discutere proprio della possibile realizzazione della condotta sottomarina.