“Sono onorato di essere stato scelto per ricoprire questo ruolo, io, che con i miei 29 anni sono tra i più giovani nel consiglio e in una realtà fortemente agricola come Bisceglie che conta numeri davvero importanti, in termini di fatturato e occupazione diretta e indiretta”. Con queste parole esordisce nel suo intervento Giuseppe Di Niso, neopresidente di Confagricoltura Bisceglie.
“Ho sempre dedicato la mia vita all’agricoltura”, continua, “che per me più che un lavoro è una vocazione. Sono figlio di agricoltori da cinque generazioni e ho studiato per diventare perito agrario. Con questo nuovo consiglio si è voluto rinnovare il volto dell’agricoltura biscegliese, siamo tutti giovani che quotidianamente lavorano nei campi, ma allo stesso tempo abituati ad utilizzare le moderne tecnologie. Non sarà facile, per tutto il Consiglio e per me che lo rappresento, proseguire e migliorare ciò che altri ci stanno lasciando”, ammette Di Niso, “ma con orgoglio e responsabilità, sotto la guida maestra del veterano, nonché presidente onorario Comm. Mimì Patruno, il direttore e vera forza motrice Gianni Porcelli, e non per ultimi il nostro coordinatore tecnico dott. Piero Cosmai e tutto lo staff di Confagricoltura Bisceglie, sono sicuro che faremo un gran lavoro”.
Di Niso assume una carica importante in un momento storico particolare, “Siamo consapevoli che esordiamo in un momento difficilissimo; il COVID-19 sta mettendo in ginocchio il nostro paese, le restrizioni sono tante, forti ma doverose, e quest’anno più che mai si prospetta una, oramai alle porte, campagna cerasicola dura da affrontare su molteplici versanti”.
“Il nostro augurio è che l’Amministrazione comunale ci aiuti con ogni mezzo possibile a organizzarci e affrontare questa campagna; noi, Confagricoltura, come sempre e come più volte dimostrato, siamo assolutamente disponibili a dialogare, discutere, confrontarci e eventualmente attuare soluzioni, con le autorità compenti per affrontare dignitosamente questa campagna, che sottolineo, è di fondamentale importanza per l’economia e l’occupazione biscegliese e non possiamo permetterci di abbandonarla a se stessa o alla corrente di questo periodo buio”.
“L’agricoltura meridionale è cambiata”, conclude il neo presidente di Confagricoltura Bisceglie, “si è evoluta e emancipata; noi giovani agricoltori portiamo sempre nel cuore gli insegnamenti dei nostri antenati e i loro valori, contestualizzandoci però nel modo di oggi e rimanendo al passo con i tempi; siamo agricoltori e fieri di esserlo”.