Giunto al termine il 2022 è il momento di tracciare un bilancio anche del panorama del commercio di prossimità, di come ha retto in questo anno complicato e di quali prospettive ci sono per il 2023. A spiegarci alcuni punti in merito è il presidente di Confcommercio Bisceglie, Leo Carriera.
Il 2022 è stato sicuramente un anno complicato sotto il profilo economico, geo-politico, sociale. È stato l’anno della ripartenza ma anche quello dei rincari, del conflitto russo-ucraino: come lo ha affrontato il commercio di prossimità?
“Volge al termine un anno, sicuramente di ripartenza, ma in cui conflitto bellico tra Russia e Ucraina, rincari sui costi dell’energia e del gas, crisi di governo, elezioni anticipate e inflazione tornata a galoppare hanno creato alcune instabilità che hanno molto più che impensierito commercianti, ambulanti, esercenti tutti. Un anno, però, in cui tutte e tutti gli operatori del commercio locale hanno saputo, come sempre hanno mostrato di saper fare, rimboccarsi le maniche, andare avanti e lavorare per la crescita della comunità. Alcune attività hanno sicuramente dovuto fare i conti col dilemma della eventualità della chiusura. Confcommercio è sempre stata al fianco dei commercianti per sostenerli e accompagnarli soprattutto nei percorsi più tortuosi”.
2) Quante nuove attività si registrano nel 2022? Quante invece le chiusure? Di che numeri si tratta rispetto all’anno precedente?
“Per quanto riguarda i numeri, che sono aggiornati al mese di settembre 2022, abbiamo registrato 25 nuove attività per il settore merceologico (a differenza delle 34 del 2021) e 7 per il settore ‘pubblici esercizi’ (8 nel 2021). Le cessazioni di attività sono state 35 nel 2022 per il settore merceologico (43 nell’anno precedente) e 24 per i ‘pubblici esercizi’ (23 nel 2021). Emerge, dunque, un bilanciamento tra le chiusure e le nuove aperture a dimostrazione che, nonostante le aspre e quotidiane difficoltà già menzionate, il tessuto economico del mondo del commercio tiene”.
3) In che modo le iniziative pensate in sinergia con le attività influiscono sia sul ‘fare rete’ sia sulle vendite da parte degli acquirenti?
“Abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere nel gioco di squadra perché solo così cresce non solo il singolo, ma tutto il territorio. C’è grande dialogo tra Confcommercio e le attività cittadine, costante e proficuo. La salute del commercio locale va di pari passo con la salute di una intera comunità. Anche sotto il profilo della programmazione c’è ampia concertazione e tutti crediamo nella validità di eventi che spingano i cittadini e non solo a percorrere le vie della città e ad affacciarsi nei locali cittadini”.
4) Come valuta i rapporti tra Confcommercio Bisceglie e amministrazione comunale?
“I rapporti sono sempre stati buoni con l’attuale amministrazione come con tutte le precedenti. Confcommercio è una grande realtà e va ascoltata con attenzione. E tutte le amministrazioni hanno sempre tenuto conto delle nostre istanze e i suggerimenti provenienti dalla nostra associazione di categoria fatta salva poi la discrezionale accettazione delle proposte. Il confronto e la concertazione tra amministrazione e associazioni di categoria sono sempre stati costanti oltre che opportuni”.
5) Che 2023 si prospetta per Confcommercio Bisceglie?
“La prima sfida da affrontare nel 2023 è prendere in mano il Documento Strategico del Commercio che non può far altro che migliorare sempre più l’efficienza del commercio di prossimità e rilanciare il territorio. Oltre a ciò, il prossimo anno sarà anche quello delle elezioni amministrative che rappresenta per ogni comunità un appuntamento importante. Confcommercio darà il proprio contributo in termini di idee e proposte ai candidati alla carica di sindaco della città. L’importante è che si mettano sul tavolo programmi al servizio della città, mirati al bene comune, allo sviluppo, alla crescita. Dialogheremo, come sempre abbiamo fatto, con tutti offrendo spunti di riflessione e suggerimenti”.