“Non c’è stato neanche il tempo di riprendersi da un’emergenza che subito ne dobbiamo fronteggiare un’altra, quella dei costi e dell’inflazione”. Lo afferma il presidente della Confcommercio di Bisceglie, Leo Carriera, riflettendo sulla particolare congiuntura economia che si sta creando in questa fase post pandemica.
“Forse non tutti immaginano quanto incidano per un bar o un negozio le utenze come la luce ed il gas, è enorme il loro peso nella gestione di un’attività commerciale che stanno già pagando il prezzo salato degli ultimi due anni di pandemia. A parte i lockdown, c’è anche da dover fare i conti con la paura per il virus che ha cambiato le abitudini della maggior parte dei consumatori biscegliesi”, prosegue Carriera. “Le uscite sono spesso ridotte al fine settimana anche a causa delle difficoltà economiche legate, oggi più che mai, ai notevoli rincari di utenze e carburante. Anche la tazzina di caffè al bar o il pranzo fuori casa hanno visto, in questi mesi, un notevole calo. È una silenziosa ma inesorabile crisi quella che stanno vivendo i negozi e gli esercizi pubblici della nostra città”.
“C’è voglia di riconquistare i propri spazi ma mancano gli acquisti, nei negozi come nei ristoranti”, spiega il oresidente di Confcommercio Bisceglie. “La gente si concentra nei locali nel fine settimana, ma il resto della settimana è il deserto. E naturalmente l’incasso del weekend non può essere sufficiente per far quadrare i bilanci di un’impresa. Non voglio essere catastrofico, ma non posso non sottolineare che in questi due anni ci siamo inventati di tutto per infondere fiducia e far ripartire i consumi a beneficio del commercio, ora le riserve di ossigeno sono veramente poche. Nei prossimi mesi vedremo cosa succederà. Temo che sia in atto una sorta di depressione psicologica ed economica. Spero di sbagliarmi e di essere smentito con i fatti”.