Una conferenza in cui il tema del sacro ha preso il posto della normale quotidianità e in cui ricordi del Giubileo dei santi martiri non sono stati mai così vicini, tanto da diventare concreto presente. Queste le sensazioni vissute durante la conferenzarelazione sugli eventi liturgici e pastorali svoltisi nel corso del periodo giubilare (10 maggio 2017 – 29 ottobre 2017), tenutasi ieri, giovedì 15 febbraio, nel Salone degli Specchi di Palazzo Tupputi.

Durante l’evento, nato con l’idea di dare seguito e merito al Giubileo dei santi martiri (iniziativa volta a commemorare due coincidenze irripetibili, i 1900 anni dal martirio e gli 850 anni dalla prima inventio), oltre ai diversi interventi di autorità pubbliche e religiose, è stato anche proiettato ai presenti un filmato per rivivere i momenti più importanti dell’anno giubilare, tra cui la presentazione dei lavori al chiesa di Sagina (10 maggio 2017), il X cammino delle confraternite pugliesi (28 maggio 2017) e il pellegrinaggio all’omonimia chiesetta (7 agosto 2017).

L’emozione più grande del Giubileo”, ha dichiarato nel corso della conferenza il vicario generale diocesano monsignor Giuseppe Pavone, “è la risposta della comunità ai diversi eventi, soprattutto durante il X Cammino delle confraternite pugliesi a cui hanno partecipato oltre 8000 persone. In quell’occasione, Bisceglie è diventata un polo religioso e grande testimonianza di adesione al sacro”.

“I miei ringraziamenti vanno soprattutto al clero e alla comunità perché senza di loro non avremo mai scritto una pagina importante di storia biscegliese”, ha dichiarato invece il sindaco facente funzioni Vittorio Fata. “Le iniziative dell’anno giubilare testimoniano come Bisceglie sia una città credente, cattolica, solidale e soprattutto attenta alla cultura”. “I miei apprezzamenti”, ha concluso Fata, “vanno anche alle bellezze di Bisceglie, capaci di rendersi degni scenari agli eventi del Giubileo”.

Infine, in merito al filmato proiettato durante la conferenza, è intervenuto il vicario episcopale di Bisceglie monsignor Franco Lorusso: “rivivere queste immagini è davvero commovente, soprattutto rivedere l’arcivescovo Giovan Battista Pichierri durante il cammino delle confraternite del 28 maggio. A circa un anno dal termine del Giubileo mi sento di dire che tutti hanno partecipato a questa iniziativa, dai più piccoli, con il concorso per il logo e le mostre grafiche, ai più grandi.” “Il vero messaggio del Giubileo però”, ha concluso don Franco , “si è concretizzato nei suoi ultimi respiri, durante la settimana di evangelizzazione. Oggi è quanto mai necessario guardare avanti e non fermarsi ai soli ricordi, per farlo bisogna cercare un collegamento con le altre religioni ed instaurare con esse un dialogo”.