E’ polemica per alcune dichiarazioni rilasciate via Facebook dal consigliere di maggioranza Enzo Di Pierro. In particolare un passaggio dell’intervento di Di Pierro ha ricevuto accuse di sessismo da parte dell’opposizione: “Per non parlare di “quelle” che prima leccavano da una parte e adesso lo fanno dall’altra, senza sapere cosa sia la “cosa pubblica” e non hanno neanche avuto l’umiltà di imparare e oggi si ergono a protagoniste, credendo di saper usare la bocca anche per parlare. Adesso basta, governeremo questa città per i prossimi 10 anni con un Sindaco scelto da noi. Mettetevi l’anima in pace” (nella foto qui di fianco il posto del consigliere Di Pierro clicca per ingrandire).

La risposta più dura è arrivata da chi sembrerebbe essere proprio la diretta interessata dell’invettiva di Di Pierro, ovvero la consigliera Giorgia Preziosa, un tempo in maggioranza ed ora passata all’opposizione. “Ho consultato il post, l’ho debitamente salvato e stampato per valutare l’opportunità giuridica con la mia famiglia e i miei legali di agire per salvaguardare costituzionalmente e emotivamente non solo la mia dignità umana”, ha spiegato la consigliera Preziosa, “ma quella di tutte le donne che da sempre e continuamente restano ferite e lese mentalmente e fisicamente dal comportamento verbale violento di uomini i quali, pur ricoprendo cariche pubbliche e non, non hanno dismesso di usare, pensare, trattare e considerare la donna come oggetto sessuale o come proprietà personale”. Giorgia Preziosa ha inoltre affermato come questa vicenda: “al di là della sofferenza patita, è anche l’opportunità per riaffermare in tutte le sedi le battaglie di civiltà compiute da tutte le donne che mi hanno preceduto e per onorare tutte quelle che hanno dovuto sudare e subiscono maltrattamenti ad opera di menti maschili primitive che non riscono ad abbandonare il tratto genetico degli animali maschi dominanti”. La consigliera ha infine chiesto: “A tutte le persone che occupano ruoli pubblici di rilievo, non solo nel Partito Democratico, il quale si è sempre reso garante progressista dei diritti di stigmatizzare e prendere le distanze dalla violenza verbale e diffamatoria del consigliere comunale Enzo Di Pierro”.

A stigmatizzare duramente le dichiarazioni del capogruppo della maggioranza in consiglio comunale anche i Verdi: “Un pensiero vomitevole e fascista, figlio di quella ideologia che ancora oggi non rinnega. Il suo squallido attacco a Giorgia Preziosa, donna, madre e consigliera comunale, è un concentrato di misoginia, maschilismo e arroganza che non può rientrare nella dialettica politica”. I Verdi hanno quindi chiesto se queste parole di Di Pierro: “sono condivise dagli esponenti della maggioranza e dal  Sindaco Francesco Spina, visti alcuni like di gradimento al post”.

Sullo stesso tema è anche intervenuto Sergio Silvestris, esponente del centrodestra biscegliese, fazione politica in cui Di Pierro ha militato per molto tempo: “Capisco che un po’ di gente inizi ad essere nervosa, perché teme di perdere le poltrone comodamente occupate in questi anni”, ha commentato Silvestris che ha poi proseguito, “Questa, però, non può essere una giustificazione valida per offendere gli avversari politici. E soprattutto, con il noto metodo delle allusioni, delle mezze frasi e dei nomi non detti, non si può buttare fango su donne che sono anche mogli, madri di famiglia e lavoratrici. In questi anni le donne sono state usate, strumentalizzate e offese in abbondanza. È tempo di smetterla”. Il politico di centrodestra ha poi espresso solidarietà a Giorgia Preziosa e a tutte le altre donne che si fossero sentite offese dalle parole Di Pierro.

Il consigliere di opposizione Gianni Casella ha invece chiesto esplicitamente: “A tutto il consiglio comunale e alle autorità politiche esterne alla società sana di questa città, di assumere una posizione chiara in merito alla natura diffamatoria e incivile del consigliere Di Pierro in danno della collega Giorgia Preziosa”. Casella ha poi anche aggiunto: “Mi rivolgo poi ai veri progressisti del Pd a tutti coloro che desiderano ripristinare un sentimento di empatia sociale, prosperità della comunità e rispetto delle regole civili e democratica, ad alzare gli scudi nei confronti di tali esseri”.

“Lontani dagli orientamenti politici della consigliera preziosa ma al contempo lontanissimi dal modo di agire politico del consigliere Di Pierro”, ha dichiarato Pasquale Pozzolungo, Sinistra Italiana. “Stigmatizziamo il deprecabile e sessista contenuto di Di Pierro, e ci sentiamo anche noi donne e uomini di sinistra parimenti offesi. Esprimiamo piena e convinta solidarietà a Giorgia Preziosa per l’attacco subito, esteso a tutto l’universo femminile. Le donne in politica, come in tutti i campi della vita, sono una risorsa imprescindibile e noi di Sinistra Italiana ne siamo alfieri. Dalle parole di Di Pierro traspare un concetto di politica dove le decisioni vengono prese da pochi e poi date in pasto al popolo bue. La politica non è questo la politica è democrazia e partecipazione e, stia sereno Di Pierro, il sindaco lo sceglieranno democraticamente i biscegliesi”, ha concluso Pzzolungo.

Interviene sulla vicenda anche il consigliere comunale indipendente Pierpaolo Pedone: “Le parole offensive e sessiste pronunciate dal consigliere Di Pierro sulla donna in genere e su una consigliera comunale in particolare oltre che al concetto di cosa rappresenti oggi per lui l’appartenenza ad un partito politico e l’idea di politica in genere, credo sintetizzino il pensiero della maggioranza consiliare e del vertice di cui lo stesso è capogruppo”, sostiene Pedone, “Di fronte a queste parole credo sia opportuno, come suggerisce un manifesto recentemente affisso nella città, che chi non la pensa come loro abbia il coraggio di ‘svoltare subito’ perché Bisceglie non merita di essere rappresentata da chi ha un tale concetto di donna di politica e di amministrazione. Perchè ciò avvenga è necessario però che chi auspica ‘la svolta’ abbia anche il coraggio di prendere con i fatti e non solo con le parole le distanze da chi la pensa come il consigliere Di Pierro e coabita nella stesa abitazione, infestandola”. E aggiunge: “Se chi può a livello provinciale o regionale non è in grado di disinfestarla credo sia bene per questi ultimi abbandonarla. Se questo accadrà, io credo che i tanti che ora sono alla finestra perché sfiduciati da questo modo scellerato di rappresentare la politica e le istituzioni, aderiranno con convinzione ed entusiasmo alla ‘svolta’ morale e politica di questa città, anche facendo a meno del nuovo Paternostro che sicuramente non si sarebbe fatto dichiarare incompatibile perché, per ciò che la storia ci riporta, anteponeva a tutto e tutti l’interesse della città facendo la differenza tra un grande sindaco e un sindaco”.

Sulla questione si è espresso anche Rocco Prete (Noi con Salvini). “E’ risaputo che “l’occasione fa l’uomo ladro. Ecco perché ritengo che si stia strumentalizzando una frase (indubbiamente volgare e di cattivo gusto) per tirare acqua al proprio mulino“, ha sostenuto Prete. “Una frase volgare e di cattivo gusto scritta magari in un momento di nervosismo per cercare di rispondere freneticamente ad un attacco subìto. Una frase volgare e di cattivo gusto che si è prestata sui social alle migliori interpretazioni e strumentalizzazioni a seconda del bisogno di chi la ha interpretata. Lungi da me il pensiero di difendere il contenuto della provocazione”, ha continuato l’esponente di Noi con Salvini, “ma credo di conoscere chi l’ha scritta e sono sicuro che non voleva andare oltre una semplice pungente battuta. Così come credo di conoscere chi ha ritenuto di sentirsi lesa, nonché la sua integrità morale”.
“Mi chiedo e chiedo: è questo il metodo su cui si baserà la campagna elettorale che ci vedrà protagonisti tra qualche mese?”, ha aggiunto Prete. “Gli stessi metodi, arricchiti di calunnie e illazioni utilizzati già nella scorsa campagna elettorale e che tutti credo ricorderanno bene? “Politica è unire e non dividere, punto di incontro per il bene comune e non meramente personale, salvaguardare e migliorare situazioni di disagio cui spesso i cittadini sono sottoposti. Questa è la Politica secondo me, ma ahimè, nella nostra città negli ultimi anni siamo stati spettatori di una politica minore, o forse più semplicemente, non politica”, ha concluso l’esponente salviniano. 

A margine di tale situazione ci ha raggiunto telefonicamente il consigliere comunale Di Pierro mettendo  in rilievo le scuse rivolte a tutte le donne attraverso un post sul personale profilo Facebook: “Se vi sentite offese, chiedo scusa. Non alludevo assolutamente ad altro. Le donne sono la cosa più bella che il mondo abbia e vanno rispettate”.