Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm per le festività natalizie. Saranno vietati i movimenti tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, mentre saranno vietati anche quelli tra Comuni il 25, 26 dicembre e il primo gennaio. La mobilità tra Regioni sarà comunque permessa per motivi di lavoro o salute e per raggiungere residenza, domicilio o abitazione (e per altre necessità autocertificate, come quella di prestare assistenza a persone non autosufficienti). Confermato il sistema delle fasce, rossa, arancione e gialla in ordine decrescente di diffusione del contagio e di pressione sul sistema sanitario, con conseguenti misure più stringenti nel caso delle regioni rosse e arancioni (ma l’obiettivo è comunque quello di far rientrare per Natale tutto il Paese in fascia gialla, la meno rigorosa, ma rafforzata da divieti di mobilità e altre restrizioni valide per il periodo delle festività). Prevista quarantena per chi rientra dall’estero.
Prevista anche una stretta agli spostamenti verso le seconde case nel periodo delle festività: sarà consentito tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostare “verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del primo gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune”.
Per le attività di ristorazione in zona gialla, il nuovo Dpcm non prevede divieti di apertura a pranzo anche nei giorni festivi. L’orario di apertura previsto per bar e ristoranti resta quindi dalle 5 alle 18: «Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo – riporta il testo – salvo che siano tutti conviventi». Per i ristoranti degli alberghi scatta poi il divieto di organizzare un cenone nell’ultima notte dell’anno. Dalle 18 alle 7 del mattino: «la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera». Il coprifuoco rimane fissato dalle ore 22 alle ore 5 del giorno seguente (ad eccezione del Capodanno, in cui terminerà alle ore 7 del primo gennaio).
Secondo le misure del nuovo Dpcm, fino al 6 gennaio: «l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00; nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole».
Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera. Stop a tutte le crociere.
Il rientro a scuola per le scuole superiori e le ultime classi delle medie è fissato al 7 gennaio con il 75% delle lezioni in presenza. «Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – riporta la bozza del Dpcm in vigore da domani 4 dicembre – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza».