L’attuale dirigente della Ripartizione Amministrativa, Pompeo Camero, prosegue la sua battaglia legale contro il Comune di Bisceglie presentando ricorso alla Suprema Corte di Cassazione.

La lunga querelle giudiziaria si basa su fatti che sarebbero avvenuti nel 2005 quando era Sindaco di Bisceglie l’avvocato Franco Napoletano. Camero ha citato in giudizio il comune di Bisceglie nel 2009, le richieste fatte dal dirigente comunale e dai suoi legali riguardavano: “l’accertamento della condotta illecita tenuta dal Sindaco pro-tempore del Comune di Bisceglie” e di conseguenza “ottenere la condanna in solido dello stesso Sindaco e del Comune di Bisceglie al risarcimento dei danni subiti dal ricorrente in conseguenza della condotta illecita”.

Nel gennaio 2014 il Tribunale di Trani si è pronunciato sul caso rigettando le richieste dell’accusa. A luglio 2014 i legali del dottor Camero hanno quindi presentato ricorso alla Corte di Appello di Bari (leggi qui). A ottobre 2016 il ricorso del Dottor Camero è stato respinto anche in secondo grado di giudizio, il Dirigente è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali in favore del comune di Bisceglie.

Infine, a marzo 2017, è giunto anche il ricorso alla suprema Corte di Cassazione da parte del Dirigente comunale biscegliese. L’ente pubblico ha assegnato l’incarico di difesa a un professionista esterno, l’avvocato Nicola Calvani. Il compenso previsto per l’avvocato è di circa 5mila euro.