In questi giorni la giunta municipale ha approvato la delibera che dà il via libera alle procedure per l’erogazione dei contributi a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli, la somma di contributo pubblico sarà pari a 21.719,33 euro. La notizia è stata diffusa dal sindaco Spina attraverso il suo profilo facebook, nella nota scritta sono specificate anche le modalità di ammissione ai contributi: “Potranno accedere ai contributi gli inquilini destinatari di sfratto per morosità con citazione di convalida residenti nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno. Per morosità incolpevole si individua una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovuta ad una delle seguenti cause: perdita del lavoro per licenziamento, riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione, mancato rinnovo di contratti a termine, cessazioni di attività libero professionali o di impresa e malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato una notevole riduzione del reddito del nucleo medesimo anche per sostenere costose spese sanitarie”. Più che soddisfatto il Sindaco Spina per lo stanziamento di questi fondi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, il primo cittadino ha anche ricordato le altre misure messe in campo dal comune per tutelare il diritto alla casa: “Un altro provvedimento che interviene in maniera diretta per tutelate il primario diritto alla casa, nei giorni scorsi abbiamo siglato un importante protocollo con la Regione Puglia e l’ARCA Puglia Centrale (già IACP di Bari) per la programmazione di interventi di edilizia residenziale pubblica e l’adozione di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza abitativa nella città di Bisceglie (leggi qui) e mercoledì prossimo presenteremo il progetto dei nuovi alloggi popolari che dopo decenni, saranno costruiti nella nostra città e concessi ai nuclei familiari meno abbienti e in precarie condizioni abitative.”