Con delibera di giunta n. 194 del 21 luglio 2016 il Comune di Bisceglie ha rinnovato la convenzione con il Teatro Pubblico Pugliese per la stagione teatrale 2015/2016 e stanziato una somma pari a 170 mila euro “quale quota a carico dell’amministrazione”.
Non stupisce si rinnovi una convenzione, tantomeno che l’ente Comune stanzi un contributo per la realizzazione della stagione teatrale. Ciò che spiazza è che tale delibera si riferisca alla stagione conclusa a maggio, per cui tale approvazione giunge ampiamente in ritardo. Una convenzione e un contributo definiti a stagione terminata da due mesi.
A chiarirci le idee a riguardo è il direttore del Sistema Garibaldi Carlo Bruni il quale sottolinea si sia trattato di «un ritardo, sicuramente esasperato, ma dovuto ai tempi burocratici legati ad approvazione bilanci, ritardi di natura ammministrativa che ritengo vadano corretti, anche perchè gli scorsi anni tutto è stato definito in tempi quantomeno interni alla stagione teatrale».
«Sicuramente – aggiunge Bruni – lo strumento della convenzione è importante e necessario, ma va, per così dire, sincronizzato».
Quanto ai 170 mila euro: «Si tratta di una cifra che copre tutto: attività, contenuti, gestione. In tal senso tengo a dire che Bisceglie è un esempio di buona gestione, una realtà che opera e lavora con criteri di razionalizzazione delle spese e che vede il sottoscritto e i collaboratori dare la propria disponibilità professionale anche in periodi extra stagione teatrale, mossi da passione per questo lavoro. Se si pensa che per il ‘Curci’ di Barletta le cifre si aggirano intorno ai 700 mila euro e che aprire per un solo giorno il Petruzzelli costi 9 mila euro al giorno e il Piccinni 3 mila euro al giorno, si intende facilmente – conclude il direttore Bruni – quanto stiamo parlando di una quota per nulla spropositata».
Sulla stagione teatrale 2016/2017 che partirà a ottobre: «Abbiamo in cantiere diverse cooperazione con realtà locali, coinvolgimento di scuole e bambini in seguito all’ottima esperienza del Tempo dei Piccoli e rappresentazioni di grande spessore».