A causa dell’emergenza sanitaria globale legata al Covid-19, il Vaticano ha emanato nuove norme per uniformare le celebrazioni durante la Settimana Santa (9/13 aprile 2020). Le disposizioni sono state trascritte in un decreto in cui si precisa che «dove l’autorità civile ed ecclesiale ha dato restrizioni per non avere la partecipazione fisica dei fedeli, ci si deve attenere ad una serie di regole comuni».
La norma più stravolgente e significativa riguarda il Giovedì Santo: mentre si concede eccezionalmente che i sacerdoti della parrocchia possano concelebrare in questo giorno (senza fedeli), il rito della lavanda dei piedi, già facoltativo, non viene più riportato. Al termine della messa si omette anche la processione e si dispone che il Santissimo Sacramento si custodisca in un tabernacolo. Ciò al fine di evitare quanto più possibile eventuali contagi.
Il Venerdì Santo, invece, il vescovo o il parroco celebreranno la Passione del Signore. Veglia pasquale e Domenica di Pasqua potranno essere celebrate solo nelle Cattedrali e nelle chiese parrocchiali in misura della reale possibilità stabilita da chi di dovere. Niente processioni, niente battesimi, solo si rinnovano le promesse battesimali.