“Considerato il silenzio e l’inattività delle Istituzioni all’appello del 19 novembre, formulato a seguito degli eventi Covid verificatisi nei giorni scorsi presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Bisceglie”, l’Associazione Avvocati Bisceglie, “nell’intento di tutelare la salute e la sicurezza di tutti”, ha autonomamente esteso la convenzione stipulata per i propri iscritti con un Laboratorio di Analisi di Trani anche al personale del locale ufficio del Giudice di Pace di Bisceglie e ai componenti di ciascun nucleo familiare”.

“Prendiamo infatti tristemente atto del fallimento del sistema di tracciamenti normativamente previsto al fine di arginare il diffondersi del virus e, alla luce dell’incapacità delle Istituzioni preposte a provvedervi, non ci resta che aiutarci reciprocamente mettendo in capo tutte le nostre risorse”, si legge nel comunicato stampa diffuso dal’Associazione. 

Riassumendo brevemente la cronologia dei fatti: dopo l’autorizzazione ricevuta a prendere direttamente contatti con la Protezione Civile per organizzare un servizio di vigilanza sanitaria all’interno del Giudice di Pace, al Presidente dell’Associazione Avvocati Bisceglie giunge notizia di un caso Covid in sede (LEGGI QUI). “Nell’assenza di ogni provvedimento, abbiamo proposto un interpello, al fine di avere chiarimenti dalle Istituzioni. Non riceviamo risposta alcuna ma, il giorno dopo, il Comune approva un protocollo di 34 pagine sulla prassi da adottare nei pubblici uffici (contenente anche la ricetta per il detergente mani), regole totalmente disattese nell’ufficio del Giudice di Pace”.