Concluso il processo di primo grado per gli imputati nel crac della Casa della Divina Provvidenza che avevano scelto il rito abbreviato. Il Gup del tribunale ha condannato l’amministratore dell’Ambrosia srl, Antonio Di Vincenzo, e l’avvocato fiscalista Antonio Damascelli a un anno di reclusione mentre il sindacalista Michele Perrone è stato condannato a due anni di reclusione. Assolto invece Agatino Mancusi all’epoca consigliere regionale a Potenza. Tutti e tre gli imputati per cui sono state riconosciute le responsabilità penali sono stati anche condannati al risarcimento del danno in favore della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria, l’ente si è costituito parte civile durante il processo ed è rappresentato dall’avvocato biscegliese Stefano Dardes.
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura di Trani, con la Dottoressa Silvia Curione e il dottor Francesco Giannella, hanno quindi avuto una prima importante conferma. A seguire ci sarà ora il processo per tutti gli altri imputati che non avevano scelto il rito abbreviato.