Proprio in questi giorni Snag/Confcommercio, il sindacato che coordina i rivenditori di giornali su tutto il territorio nazionale, sta dialogando per proporre al Governo nuove modalità di pensare alle edicole come delle vere e proprie vedette della pluralità dell’informazione: le edicole, sempre più a rischio chiusura.
«Il dato riportato a livello nazionale è meno sentito sul territorio pugliese in quanto, solo a livello regionale ricordo la chiusura, nell’ultimo anno, di 19 edicole tra territorio barese e Bat, di 17 nel leccese, 8 nel territorio brindisino, 7 nella provincia tarantina e 4 nel foggiano – spiega il vicepresidente nazionale Snag/Confcommercio, Renato Russo – se chiude un’edicola, nelle migliori delle ipotesi, i giornali vengono venduti in una tabaccheria o simili perdendo sicuramente un punto professionale dedicato alla vendita di giornali. Occorre pensare a nuovi modi di vedere l’edicola – continua il vicepresidente nazionale candidato alla guida dello Snag Nazionale – Intanto abbiamo ottenuto importanti risultati dal Governo centrale tra crediti di imposta e bonus che sono riusciti ad ammortizzare i costi delle attività, ma è di vitale importanza ragionare sulle entrate e su come compensare il calo delle vendite con delle proposte che recuperino marginalità. Necessita strutturare strategie per accrescere le entrate puntando ancora sulla vendita della carta stampata e/o anche portando maggiori servizi innovativi al loro interno. Bisogna accompagnare le edicole in questa fase di trasformazione conservando e valorizzando la loro capillarità nelle città attraverso progetti che avvicinano i cittadini alla pubblica amministrazione. Progetti interessanti sono stati avviati, in via sperimentale in Puglia, per il rilascio di servizi vari quali i certificati anagrafici, la possibilità di rilasciare lo Spid e altri. Insomma, nuove condizioni di reddito e nuove iniziative volte ad avvicinare potenziali giovani edicolanti capaci di sostenere il turnover di quelli che oggi escono dalle edicole in quanto arrivano all’età pensionistica. In ogni caso non mi trova d’accordo quanto pubblicato oggi sul Corriere della Sera che parla di vendita di giornali in modalità newspaper delivery: i nostri edicolanti non possono trasformarsi in driver allontanando, in questo modo, i clienti dalle edicole che, invece, teniamo a difendere».
«Sul territorio biscegliese, per fortuna, non abbiamo contrazioni in termini numerici – mette in evidenza Antonio Losapio, biscegliese e presidente Snag Bari-Bat – Ci sono stati, questo sì, dei passaggi di titolarità, ma vero è che le difficoltà si fanno sentire: in primis il calo delle vendite e, in secondo luogo, i rincari che attanagliano ogni attività in questo periodo».
«Seppur Bisceglie non vive situazioni di grande difficoltà in termini di chiusure, Confcommercio vigilerà e sarà sempre al fianco dei nostri edicolanti – dichiara Leo Carriera, presidente Confcommercio Bisceglie – Le edicole rappresentano, storicamente, il primo punto di reperimento notizie, da quelle locali, che grande interesse riscuotono tra i cittadini, sino a quelle di respiro nazionale e internazionale. Difenderemo queste vedette dell’informazione: il nostro sportello è a disposizione per ogni tipo di informazione».