Un altro pezzo di storia, salvato dall’oblio, è pronto a mettersi al servizio della comunità. Nella mattinata di sabato 25 novembre è stato infatti varato il gozzetto “Zara“, una piccola imbarcazione in legno restaurata grazie all’impegno e alla determinazione di diverse realtà locali. Principale promotore di questa iniziativa è Mimmo Cormio, presidente di Iologico Aps, che nel lungo e laborioso processo di rivitalizzazione della barca è stato sostenuto dalle associazioni ZonaEffe e Due Mari, tutte impegnate nel progetto “Custodi del Mare“.
Il “rituale” del varo è stato seguito da un folto gruppo di curiosi che si sono affollati sulla “Spiaggetta“, la zona del porto tradizionalmente adibita all’alaggio delle imbarcazioni. Alla cerimonia hanno partecipato attivamente (come sottolinea Cormio) Vittorio Fata, sindaco facente funzioni, Antonello Soldani, presidente di BisceglieApprodi, nonchè diversi consiglieri comunali e rappresentanti della Regione. Sono intervenute inoltre, in rappresentanza delle rispettive associazioni, Laura Capra di Due Mari e Angela Di Ceglie, presidente di ZonaEffe. Ospite d’onore dell’evento è stato Mauro Binetti, maestro d’ascia del cantiere nautico Bavig di Margherita di Savoia e colui che, materialmente, ha riportato “Zara” al suo antico splendore.
Il varo ha rappresentato soltanto l’ultima tappa di un lungo percorso iniziato lo scorso anno. Il progetto di ristrutturazione del gozzetto è risultato infatti vincitore di un bando indetto dalla Regione Puglia, e grazie al finanziamento è stato possibile donare nuova vita alla barca. Ritrovata in condizioni di semi-abbandono nel porto di Cala Pantano, l’imbarcazione è stata rimessa a nuovo grazie alla meticolosa ed esperta mano di Mauro Binetti, vero e proprio esperto nel settore. Il restauro di “Zara”, oltre a permettere il salvataggio di un’imbarcazione storica, rappresenta un grande valore aggiunto per la città, in quanto si tratta dell’ultima barca costruita da Felice Pignatelli, storico maestro d’ascia biscegliese recentemente scomparso.
L’obiettivo dei “Custodi del Mare” è dunque duplice: mantenere in vita un pezzo di storia ed utilizzarlo per valorizzare e scoprire il mare, grande risorsa della nostra comunità. Il gozzetto sarà ormeggiato nel porto di Bisceglie pronto per essere utilizzato in attività che possano coinvolgere anche le scolaresche. Nel frattempo il Museo si arricchisce di nuovi elementi: il mese scorso ha fatto il suo ingresso la “Armanduc“, un’imbarcazione a motore costruita nel 1971 e di proprietà di Ivan Polignano di Gallipoli. “Sarei molto felice” dichiara Mimmo Cormio “se il “Museo Galleggiante” fosse popolato da un consistente numero di barche storiche salvate dall’oblio. Piace a molti l’idea di poter vivere la propria esperienza di mare, a bordo di una barca storica, un pezzo unico valorizzato dal lavoro artigianale”.
Foto di copertina di Mimmo Cormio