Con il tatto dovuto nei confronti di chi ha a cuore ciò che fa e ciò in cui crede, ci siamo avvicinati al gruppo di circa quaranta pellegrini abruzzesi che hanno sostato,verso le 13 di giovedì 5 maggio, in piazza Vittorio Emanuele II dopo una lunga marcia devozionale che li porterà a Bari, da san Nicola, vescovo di Mira e protettore del capoluogo pugliese.
Abbiamo chiesto loro, in un momento di ristoro, dopo chilometri di cammino, da dove provenissero e quale fosse la loro tabella di marcia del pellegrinaggio.
Lo scorso 30 aprile si sono recati da Vasto e da San Salvo (Chieti) a San Severo (Foggia) in treno. Da lì hanno poi proseguito a piedi per Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo per poi giungere a Bisceglie prima di rimettersi in cammino per la visita alla Basilica della Madonna dei Martiri a Molfetta.
Subito dopo direzione Santo Spirito per, infine, arrivare dal santo cui sono devoti e per il quale hanno intrapreso questa esperienza di vita: san Nicola.
C’è chi si fa medicare tagli e abrasioni sotto la pianta del piede, chi si rifocilla con un pasto frugale, chi va a prendere un caffè, chi si apparta per una preghiera. Una cosa non manca mai: lo spirito. Uno spirito sempre alto e tenace. Giovani e anziani, uomini e donne, tutti nel nome di san Nicola, il santo che unisce religioni, culture, popoli, tradizioni.
Nonostante la stanchezza, la sete, la fame pre-ristoro, ci chiedono di unirci a loro per condividere quello che avevano per pranzo. La condivisione. Oltre allo spirito, non manca mai il senso di condivisione.
Ringraziamo per la disponibilità, auguriamo loro un buon cammino e li salutiamo.