L’Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo ha emanato un decreto che stabilisce il rinvio per Battesimi, Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime in tutta la Diocesi (Trani-Barletta-Bisceglie). “I matrimoni non sono vietati in sé, ma potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni“, si legge invece sul documento.
In questo periodo di emergenza sanitaria nazionale e globale anche la nostra Diocesi, quindi, si attrezza per evitare assembramenti e per garantire ancora quel distanziamento sociale che resta la soluzione migliore per contrastare il dilagarsi del contagio da Covid-19.
Riti tutti teletrasmessi per l’Arcivescovo D’Ascenzo che celebrerà dalla Cattedrale di Trani “senza concorso di popolo”, come si legge sul decreto. Stesso obbligo per tutti i parroci e vice parroci della Diocesi, ma senza possibilità di trasmettere sui social, alla sola presenza di un organista, un cantore, un diacono e un lettore tutti a debita distanza.
Confermata l’omissione del rito della lavanda dei piedi del giovedì santo, nessun rito del Venerdì Santo nelle città della Diocesi a eccezion fatta per la celebrazione della Passione del Signore alle 19 per presbiteri in comunione con l’Arcivescovo in Cattedrale a Trani. Stessa cosa per la Veglia pasquale che si terrà alle 20. Alle 9.30, invece, la celebrazione della Santa Pasqua.
Mons. D’Ascenzo riprende quanto affermato nel documento vaticano: «Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo la scambio di pace».
Questo il testo del decreto firmato da Mons. D’Ascenzo.