Da qualche giorno il cosiddetto “decreto sicurezza”, pacchetto di misure proposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, è legge dello Stato. Il Parlamento, con la fiducia alla Camera, ha approvato il decreto che introduce una serie di novità in tema di immigrazione e sicurezza. Fra queste anche una forte rimodulazione del sistema di accoglienza pubblico Sprar, rete a cui aderisce anche la città di Bisceglie. I progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dallo Sprar saranno riservati esclusivamente ai titolari di protezione internazionale. Resteranno quindi fuori dallo Sprar gli attuali richiedenti asilo. Il decreto Salvini priva le autorità italiane di uno strumento, quello della protezione umanitaria, che ha permesso la regolarizzazione di oltre 20.000 persone nel 2017, pari al 25% delle domande esaminate. Regolarizzazioni che quindi rischiano di non esserci più, con l’eventualità di creare nuovi irregolari.
Come cambia la situazione a Bisceglie? Lo abbiamo chiesto a Marcella Chiapperino, responsabile Sprar per la Comunità Oasi 2 San Francesco Onlus.
Clicca sul video per guardare l’intervista.
Riprese e montaggio di Gabriele Caruolo.