“Lode alla genialità degli infermieri. Plaudo alla loro creatività“, queste le parole del Direttore Generale Asl Bat, Alessandro Delle Donne, “ma garantisco a tutti, innanzitutto agli stessi infermieri, che le mascherine chirurgiche e i dispositivi di sicurezza ci sono e vengono regolarmente distribuiti in tutti i reparti in cui sono necessari per le attività di assistenza, secondo i criteri di sicurezza individuati, considerate le esigenze legate al coronavirus”.
Il Direttore risponde così alla notizia degli infermieri-sarti dell’ospedale “Bonomo” di Andria: “Siamo sempre pronti ad ascoltare tutte le proposte possibili, ma non fino a questo punto“, aggiunge Delle Donne, “ad oggi abbiamo 20mila mascherine chirurgiche a disposizione e le scorte sono in continuo aggiornamento, tenendo conto dell’uso molto più intensivo in questi giorni di emergenza; abbiamo comprato per primi in Puglia grandi quantitativi di dispositivi di sicurezza individuali il cui stoccaggio è stato centralizzato per gestire meglio la distribuzione e tutelare tutti gli operatori impegnati non solo nelle attività chirurgiche d’urgenza, ma anche e soprattutto quelli impegnati a fronteggiare il coronavirus”.
“Il contingentamento delle mascherine chirurgiche e dei dispositivi di sicurezza risponde all’esigenza di avere a disposizione sempre una scorta minima. La distribuzione, così come è stata garantita fino a questo momento, ci ha permesso di non avere contagiati e di garantire la tutela degli operatori maggiormente a rischio perché in contatto con patogeni esterni la cui velocità di trasmissione è ormai nota” sottolinea il Dg.
“In questa fase così delicata”, continua il Direttore Generale, “le mie parole di rassicurazione sulla capacità della Asl di rispettare tutti i parametri di sicurezza dovuti alla particolarità delle circostanze vanno innanzitutto ai cittadini. La rimodulazione delle attività chirurgiche e delle prestazioni specialistiche ospedaliere e territoriali, la definizione di un ospedale dedicato al coronavirus a Bisceglie sono tutte attività in cui siamo ogni giorno impegnati e che vanno nella direzione di assicurare la risposta migliore possibile“.
“Ciò non toglie”, conclude il Direttore Generale, “che ci ingegneremmo per capire come sfruttare al meglio le competenze sartoriali dei nostri infermieri. Per ora, al rifornimento delle mascherine ci pensiamo noi. Quelle realizzate in maniera artigianale non potranno naturalmente essere utilizzate. Al di là di tutto, voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari e amministrativi impegnati in questo momento difficile, perché stanno dimostrando uno spirito solidaristico e di abnegazione davvero non comune”.