Il sindaco Francesco Spina ha presentato, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di giovedì 28 aprile, i lavori di adeguamento del depuratore di Lama di Macina, e ha inoltre lanciato un progetto comunale da 30 milioni di euro per il recupero e il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue provenienti da paesi limitrofi.

depuratore

Il depuratore di Lama di Macina

L’incontro con la stampa locale si è svolto proprio davanti al cancello principale del depuratore e ha visto la presenza, oltre che del primo cittadino, anche del vice-sindaco Vittorio Fata, degli assessori Giovanni Abascià, Carmelo Fuoco, Paolo Ruggieri e Vincenzo Valente e di diversi componenti della maggioranza in consiglio comunale.

A rappresentare l’Aqp Francesca Portincasa, responsabile della macroarea Bari-Bat e gli ingegneri Gianni Discipio e Nico Notarnicola, il primo responsabile dei lavori di adeguamento, il secondo responsabile dell’area di gestione dell’Ente.

I lavori al depuratore, curati dalla ditta Echosid srl di Ferrara, vincitrice lo scorso anno della gara d’appalto indetta dall’Acquedotto Pugliese, sono iniziati lo scorso mese di dicembre e termineranno entro la fine del mese di gennaio del 2017, per un costo complessivo di € 2.829.182,01.

Spina con gli ingegneri Aqp Notarnicola (a sinistra) e Discipio (a destra)

Spina con gli ingegneri Aqp Notarnicola (a sinistra) e Discipio (a destra)

Obiettivo principale l’aumento del carico complessivo dell’impianto da 67.579 a 85.714 “abitanti equivalenti” (unità di misura che si riferisce al carico inquinante e biodegradabile prodotto ed immesso in fognatura da ciascun residente in città), fattore che dovrebbe portare le emissioni ulteriormente al di sotto dei valori limite (“Già comunque all’interno dei limiti di legge, come ha dichiarato la dottoressa Portincasa) e con una importante riduzione dei cattivi odori che, soprattutto nel periodo estivo, infestano proprio l’area di Lama di Macina arrivando in qualche caso nel centro cittadino.

L’altro progetto presentato in mattinata, invece, è curato esclusivamente dal Comune di Bisceglie e vede come responsabile del procedimento l’architetto Giacomo Losapio dell’Ufficio Tecnico. Il piano ha come obiettivo principale il recupero e il riutilizzo delle acque reflue provenienti dal depuratore di Corato.

Il progetto prevede la realizzazione di una condotta di convogliamento delle acque reflue che saranno raccolte in una vasca di stoccaggio di 3600 metri cubi e redistribuite alle campagne, dopo la depurazione, attraverso una rete d’irrigazione dedicata. La giunta ha già approvato il piano preliminare, che prevede un costo di realizzazione che si aggira attorno ai 30 milioni di euro.

“Si tratta di un piano importantissimo soprattutto per l’agricoltura del nostro territorio – ha dichiarato in merito il sindaco Spina – Bisceglie è il primo comune in Puglia ad aver recepito la richiesta di manifestazione d’interesse arrivata dalla Regione Puglia e dal presidente Emiliano, in attesa di partecipare al bando che dovrebbe essere emanato proprio dalla Regione e che garantirebbe in caso di vittoria una spinta determinante per la realizzazione di questo progetto”.

Sui lavori al depuratore, invece, ha dichiarato: “I lavori sono in pieno svolgimento e rappresentano un segnale importante di cui la nostra città può andare orgogliosa. L’attenzione che l’Acquedotto Pugliese sta dedicando al miglioramento del depuratore di Lama di Macina è un ulteriore attestato di stima da parte degli enti pubblici verso la nostra amministrazione. È un servizio importantissimo e ci consentirà di risolvere il problema dei cattivi odori e quello della gestione delle acque reflue”.