“Ancora un fermo in acque croate: chi tutela i pescatori pugliesi?”. Queste le parole che aprono il post che Emanuele Scagliusi, deputato pugliese del MoVimento 5 stelle, ha pubblicato nella giornata di ieri sul suo profilo Facebook in merito alla vicenda dell’Angela Madre. Due giorni fa il peschereccio biscegliese è stato condotto in Croazia (dove si trova tuttora in stato di fermo) per aver pescato nelle acque dell’isola di Pelagosa (leggi qui).
“Questa mattina” si legge nell’intervento di Scagliusi “ho ricevuto una segnalazione dalla consigliera regionale M5S Rosa Barone del fermo all’equipaggio del peschereccio biscegliese “Angela Madre” da parte di militari croati. Ho subito contattato la Farnesina per allertare gli organi competenti e per accertarmi innanzitutto delle condizioni dell’equipaggio pugliese e sono in attesa di risposta”. Una vicenda che, secondo il deputato pentastellato, assume particolare importanza in quanto solo ultimo di una lunga serie di episodi analoghi. “Già nell’agosto scorso depositai un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per il caso di un altro peschereccio fermato dalle autorità croate”.
L’intervento di Scagliusi è stato appoggiato dal Meetup Bisceglie 5 Stelle, che in una nota stampa esprime solidarietà nei confronti dei marinai. Gli esponenti del gruppo ritengono infatti “che sia stato violato il trattato di Pace di Parigi, in particolare l’articolo 11 comma 2” relativo alla cessione dall’Italia alla allora Jugoslavia dell’isola di Pelagosa (ora appartenente alla Croazia), clausola che “concede agli italiani di poter comunque pescare in queste acque” . “In attesa di sviluppi e chiarezza tra le parti interessate”, concludono i pentastellati, “esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie dei nostri marinai biscegliesi”.