“Dopo aver ascoltato, non senza tanto sorridere, le dichiarazioni del sindaco di Bisceglie Angarano, che si sforzava di auto referenziare la propria amministrazione come ‘ambientalista’ e ‘contro il degrado’ e dopo aver inviato tramite PEC una urgente richiesta di convocazione di un ‘tavolo verde’ sulla questione che verte il taglio, a nostro avviso indiscriminato degli alberi, richiesta già presentata dai promotori dell’iniziativa che chiedeva la sospensione dei tagli. Dopo la raccolta di più di 450 firme di cittadini biscegliesi che chiedevano anch’essi la sospensione di un provvedimento che anche a noi pare sempre più confuso, raffazzonato, inconcludente perché non risolve alcun problema (se ci fosse davvero e se fosse davvero tale). Come i ladri, che agiscono quando le guardie distolgono lo sguardo, ieri mattina hanno abbattuto l’albero, a loro dire pericolante, in Viale Calace”. Sono le prime parole rilasciate dal presidente di Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio.
“Più che dividersi i compiti, come appunto le tre scimmiette, ci sembra che i nostri tre arroganti amministratori – continua – impersonino ciascuno le tre caratteristiche: ciechi alle comunicazioni scritte inviate loro anche e non solo per le vie ufficiali; sordi alle richieste più e più volte rivolte loro sull’apertura di un tavolo di concertazione anche e non solo per le vie ufficiali; muti per l’assoluta (voluta) mancanza di dialogo con cittadini e associazioni. Aggiungerei anche un pò bugiardo il nostro sindaco in quanto ha dichiarato ufficialmente di ‘aver sentito le associazioni ambientaliste di Bisceglie. Ebbene lei sindaco, mente sapendo di mentire in quanto: Bisceglie ha due associazioni ambientaliste e oltre la nostra (ovviamente mai interpellata), non ci risulta che lei abbia consultato nessun’altra. E allora? Non è la prima volta che parla nascondendosi dietro questa facile frase – afferma Di Gregorio – che dice tutto per non dire niente! Si morda la lingua quando intenderà parlare così perché questa è l’ultima volta che gliela facciamo passare liscia: lei è diffidato dal parlare al plurale di ‘associazioni ambientaliste’ senza citarne i nomi”.
“Sia chiaro a tutti i cittadini che nessuno di noi, antepone la loro sicurezza alla preservazione del verde pubblico ma, qui non c’è un intervento che abbia una parvenza di logicità a nostro avviso, non ci sono sempre documentazioni pubblicate e/o consegnate a noi e persino a qualche consigliere comunale, che attestino incontrovertibilmente un intervento come mera emergenza. Piuttosto che spendere 500.000,00€ solo come primo lotti, per i tagli, se ne sarebbero potuti spendere più o meno 30.000,00€ per il censimento del verde – sostiene il numero uno di Legambiente Bisceglie – comprendendo in maniera univoca dove intervenire e perché, cosa fare dopo e persino come ha fatto il comune di Cattolica, intervenire per salvare i pini”.
“Avete avuto l’arroganza di tagliare comunque, avete un bilancio dal quale decidere dove stornare cifre a vostro intendimento e piacere, avete una maggioranza in consiglio che vi supporta (tutti colpevoli come voi per non aver preso posizione contraria o chiesto di ascoltare cittadini e associazioni), avete uno stuolo di funzionari, esperti, dirigenti, addetti stampa. Avete in sostanza il potere ma non avete e mai avrete quello che abbiamo noi: il cuore! E sarà quello che non ci fermerà: vogliamo sapere, conoscere, discutere, confrontarci su tutti i temi ambientalisti – conclude Alessandro Di Gregorio – per la salute dei cittadini, anche quella di coloro che plaudono al taglio senza sapere che stanno inconsapevolmente perdendo questa battaglia”.