Con il presidente Legambiente Bisceglie Alessandro Di Gregorio abbiamo toccato diversi aspetti relativi al verde pubblico, alla raccolta differenziata, alle iniziative dell’associazione e a interessanti novità che vedranno Bisceglie protagonista nei prossimi mesi.
Partiamo dal verde pubblico, presidente: com’è messa Bisceglie?
“Non sta messa benissimo. Sono stati abbattuti degli alberi, anche per una questione di sicurezza. I pini che crescono nella nostra zona sono facili da piantare, ma hanno un difetto: quello di avere le radici che puntano verso l’alto. Soprattutto se li si circonda di cemento o di asfalto, è chiaro che vorranno bere ancora di più. Nessuno ha mai pensato che la parte scoperta alle radici dell’albero dev’essere grande quanto la chioma. Quindi, se vogliamo una parte meno scoperta di radici, dobbiamo tagliare la chioma. C’è una vecchia legge che impone ai comuni con più di 15000 abitanti di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato: a Bisceglie questo principio non è mai stato applicato. Servirebbe una bella tinta di verde in città. Noi siamo in grado di fornire al Comune il verde, a basso costo, che manca, magari mancano le attrezzature e la manodopera, ma stiamo collaborando con alcune scuole cittadine in questo senso”.
A quando risale l’ultimo censimento del verde cittadino?
“Se non sbaglio, se ne occupò il Wwf quindici o venti anni fa. Andrebbe totalmente rivisto”.
E’ vero che Bisceglie sarà presto inserita nella Guida Blu del Touring Club?
“Legambiente Bisceglie e Legambiente Puglia hanno presentato una relazione al Touring Club per inserire la nostra città in questa prestigiosa guida di città costiere. Siamo in attesa di valutazione, non disperiamo, ma per scaramanzia non voglio sbilanciarmi. Consisterebbe nell’elargire un numero determinato di vele a seconda di alcuni parametri. Se le vele che otterrà Bisceglie supereranno un certo numero, l’inserimento nella guida sarà realtà e saremo tra le 300 località migliori d’Italia per il Touring”.
Goletta Verde torna a Bisceglie?
“Goletta Verde sarà a Bisceglie dal 7 marzo e ci resterà per tre mesi. E’ un risultato per Bisceglie e per il circolo di Bisceglie: in questo periodo saranno spalmate iniziative per le scuole, per i turisti, per i cittadini, appuntamenti inofrmativi sulla raccolta differenziata, sul rispetto dell’ambiente, escursioni in barca e così via”.
Raccolta differenziata, si parla del 63%: presidente, Lei come la vede?
“Ricordiamo intanto che cento tonnellate vengono dalle isole ecologiche ed è chiaro che, se ci mettiamo questo, la percentuale salga. Non credo, in ogni caso, che siamo al 63%. Non ho dati certi, ma credo che al massimo avremo superato di poco il 50%. E’ vero che eravamo al 23% e che comunque il risultato è in crescita, ma con un sistema di raccolta così organizzato, ho i miei dubbi che ci si attesti al 63%“.
Cosa intende per ‘così organizzato’?
“Con rapidità e approssimazione, con uno sterile volantino affisso sul portone. Una informativa mirata, seria non è stata fatta. So che erano stati stanziati dei soldi per la comunicazione, per informare. Non credo siano stati impegnati per informare la cittadinanza. Inoltre, quando si avvia la raccolta differenziata, si mettono in atto sperimentazioni nel quartiere meno popoloso e in quello più popoloso. Devono inoltre essere previsti aiuti per i disabili, gli allettati”.
Da cosa dovrebbe ripartire il nuovo gestore?
“Il nuovo gestore dovrebbe ricominciare tutto daccapo. Non azzerare la differenziata, ma ripartire esaminando attentamente le cose che non funzionano. Alcune cose non hanno funzionato non perché il vecchio gestore non fosse capace, ma perché le cose sono partite troppo in fretta. Sarebbe bastato chiamare le associazioni ambientaliste, gratuitamente, tengo a precisarlo, per effettuare un lavoro congiunto con le nostre risorse umane, le nostre competenze e le cose sarebbero partite molto meglio. Avremmo dato informazioni, organizzato nelle parrocchie, nelle associazioni, nelle scuole incontri informativi e avremmo spiegato come va fatta la raccolta differenziata. Poi se non si vuole chiamare Legambiente, basta andare su google e scrivere ‘Esperienze di raccolta differenziata’ ed emerge un mare di informazioni di città che l’hanno avviata con ottimi risultati già anni e anni fa”.