“Gentile sindaco Angarano, in questi giorni stiamo assistendo all’ennesimo vergognoso atto di spregio compiuto dalla sua amministrazione nei confronti dell’ambiente, dei cittadini e del decoro della città. Agli alberi abbattuti negli scorsi anni (anche precedentemente la sua elezione), si sono aggiunti quelli tagliati da lei, con diverse motivazioni: malattie, punteruolo, sicurezza stradale, eccetera”, non è certo morbida la missiva del presidente Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio, indirizzata al primo cittadino.
“In ogni occasione è stato richiesto, da noi di Legambiente e da molti, tanti cittadini, che quelle piante fossero sostituite da altre più idonee ad essere allocate in quei posti. È stato mai fatto?“, chiede Di Gregorio, “Quelle poche, pochissime e microscopiche piante, messe alla carlona qui e là, senza uno studio, un progetto, un bilancio arboreo che dovrebbe avere già avviato nel comune, cosa crede possano rappresentare, se non una sconcertante presa in giro? L’ultimo, ennesimo atto che, se non fosse menefreghismo o noncuranza, suonerebbe come provocazione, è la copertura in zona sant’Andrea delle aiuole con mattoni e cemento”.
“Pur non affrontando l’aspetto del decoro delle strade e dell’arredo urbano che evidentemente non le interessa molto, caro sindaco, vorremmo chiederle alcune cosette: conosce la Legge 10/2013 che impone l’obbligo per i sindaci, nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, di piantare un albero per ogni nato nel proprio Comune? Ed è a conoscenza che sarebbe opportuno istituire il bilancio arboreo del Comune per il censimento e per la classificazione degli alberi piantati, nell’ambito del rispettivo territorio?”, domanda il presidente, “Sindaco Angarano, possiamo ricordarle che, per vigilare sul rispetto della legge, è stato istituito stato presso il Ministero dell’Ambiente un apposito ‘Comitato per lo sviluppo del verde pubblico‘, a cui dovrebbe inviare i dati con le informazioni relative al tipo di albero e al luogo di sua messa a dimora, nell’ambito di un censimento annuale del nuovo verde urbano?”.
“Ovviamente, tali messe a dimora, ‘suggeriamo’ dovrebbero avvenire nella zona urbana e non extraurbana, se possibile, privilegiando aree particolarmente degradate o colpite da eventi dannosi naturali o dolosi, che abbiano recato nocumento all’ambiente stesso. Crede, signor sindaco, che coprire con cemento e mattoni zone in cui prima c’erano alberi, possa essere segno di voluto degrado di una parte della città? E possa inoltre essere nocumento all’ambiente?”, conclude Di Gregorio, “Il Comitato per il verde pubblico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, ha pubblicato le ‘linee guida per il verde pubblico’, con delibera 19/2017, possiamo chiederle di andarsi a dare una veloce lettura, casomai le avesse dimenticate? In ultimo, distratto signor sindaco, per anni ha condannato, dai banchi dell’opposizione, l’operato e la disattenzione per l’ambiente di chi l’ha preceduta e ha portato avanti la sua campagna elettorale, promettendo attenzione, rispetto e salvaguardia per l’ambiente: lo ricorda, lo ha dimenticato o più semplicemente preferisce sopire la coscienza con una politica ecologista… dormiente?”.