Dopo la pubblicazione del bollettino con i rilevamenti effettuati dall’Agenzia regionale per l’ambiente sulle “acque di balneazione”, il consigliere delegato all’Ambiente Giuseppe Ruggieri e gli assessori Angelo Consiglio e Gianni Naglieri si sono confrontati con il comandante della Polizia Locale dott. Dell’Olio e con il dirigente alla Ripartizione Ambiente ing. Piscitelli, assumendo la decisione di formalizzare, precauzionalmente, “il divieto di balneazione per 500 metri a destra e a sinistra di Cala Pantano, nei pressi del punto di prelievo in oggetto e dove sfocia a mare il corso d’acqua episodico in cui scarica il depuratore di Corato”.
I rilevamenti Arpa hanno registrato una presenza di enterococchi intestinali nella misura di 190 unità formanti colonie (il valore limite per singolo campione è di 200 ufc/100ml) e di Escherichia coli nella misura di 480 unità formanti colonie (la soglia è di 500). Si tratta quindi di valori che, pur rientrando nei limiti di legge, hanno comunque indotto l’amministrazione a formalizzare il divieto, che sarà eventualmente oggetto di revisione a luglio, quando verrà diffuso il rilevamento Arpa di giugno.
“I cittadini stiano comunque tranquilli, le nostre acque sono in salute e balneabili”, tranquillizza il consigliere Ruggieri. “Ripeto che si tratta di misure precauzionali per valori ancora sotto il limite di sicurezza, che fanno sì che la qualità dell’acqua in quel punto di prelievo sia definita come eccellente dal Portale acque del Ministero. Inoltre dal 2010, anno da cui sono disponibili le rilevazioni Arpa, per tutta la costa biscegliese sono stati trovati valori oltre il limite solo in due occasioni, luglio 2011 e aprile 2014 e mai per lo stesso punto di prelievo: questo vuol dire che lungo la costa non ci sono e non ci sono mai stati problemi strutturali gravi. L’amministrazione comunale continuerà a monitorare attentamente la situazione durante tutto l’anno”.