Il vicesindaco Fata ha disposto il divieto di vendita per asporto “di bevande contenute in bottiglie e recipienti di vetro” per il periodo estivo.
Il divieto, in vigore dal 25 aprile sino al prossimo 30 settembre, sarà esteso a “tutti i titolari di pubblici esercizi e chioschi adibiti alla vendita di alimenti e bevande dislocati lungo i litorali di levante e ponente, sulle spiagge nonché sulle vie prospicienti l’area portuale ed entro una distanza di cento metri da tali aree urbane. Tale divieto è previsto per tali tipologie di attività commerciali per le 24 ore”. In deroga a queste disposizioni solamente “i titolari di attività commerciali come negozi alimentari e supermercati prospicienti i litorali di ponente e levante, l’area portuale, ovvero ubicate ad una distanza inferiore a centro metri da tali siti”, che potranno vendere bevande da asporto in contenitori di vetro limitatamente nella fascia oraria compresa tra le ore 6 e le ore 21.
Rimane comunque consentito il consumo di bevande alcooliche in bicchieri di vetro “lungo la litoranea e nell’intorno dell’area portuale, solo all’interno dei pubblici esercizi ovvero in aree esterne pertinenziali ad essi ove si effettua servizio ai tavoli”. Per quanto riguarda i chioschi, le “bevande contenute in bottiglie o recipienti di vetro potranno essere somministrate ai clienti solo al banco di mescita o vendute unicamente in bicchieri di plastica sempre che sussistano le prescritte autorizzazioni per la somministrazione”. Nessun divieto invece per le bevande d’asporto contenute in recipienti di plastica o alluminio.
Secondo il vicesindaco la disposizione si è resa necessaria poiché nella stagione estiva “nelle aree adiacenti i chioschi dislocati lungo la litoranea di ponente e di levante, nonché sulle spiagge, spesso sono state rinvenute bottiglie di vetro abbandonate al di fuori degli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti”, e che di conseguenza “tali bottiglie, in caso di rottura, costituiscono fonte di pericolo per i pedoni che transitano lungo il litorale e per i bagnanti che frequentano i lidi, oltre a costituire uno stato di degrado ambientale in zone altamente frequentate da turisti”.