Vive vagabondando per la città e la notte dorme sempre sulla stessa panchina da ormai due mesi. È la triste storia di un 58enne biscegliese che ha trovato in piazza Vittorio Emanuele II il suo rifugio notturno in un mare di difficoltà.
Aspetto trasandato, un evidente stato di insofferenza, spesso immerso nella totale indifferenza dell’agire quotidiano. L’uomo, parlando con non poche difficoltà, afferma di essere solo, di non avere moglie né figli e neanche un posto dove dormire. Con il susseguirsi delle domande preferisce glissare, facendo intuire di avere poca fiducia nelle possibilità di essere aiutato.
Durante la giornata il pover’uomo gira per il centro cittadino alla ricerca di un posto dove sostare e mangiare qualcosa, mentre alla sera si posiziona nei pressi della villa comunale, vicino una banca, in attesa che la “sua” panchina venga liberata per diventare giaciglio notturno.
Cartoni usati come materasso ed altri per tenere le gambe più elevate, per via di una flebite di cui egli stesso ci ha detto di soffrire. Poi null’altro a disposizione. Ignoto il suo rapporto con eventuali fratelli o sorelle. Incomprensibile l’agire dei passanti che talvolta lo immortalano con i propri smartphone, fotografandolo mentre dorme nel più totale disagio.
Una situazione di assoluta emergenza che, ci si augura, possa mettere in moto una macchina organizzativa capace di dare ristoro ad un nostro concittadino, attraverso qualsiasi forma di aiuto. Bisceglie e i biscegliesi nel recente passato hanno dato dimostrazione di avere un grande cuore, questo è il momento di dimostrarlo ancora una volta.