L’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo ha inviato alla Chiesa diocesana una lettera con “alcune indicazioni in merito alla gestione dell’emergenza pandemica”:
“Alla luce di un nuovo sensibile incremento dei casi di contagio da Covid-19 – afferma – vi raggiungo con alcune indicazioni in merito alla gestione dell’emergenza pandemica. Con Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi del 15 giugno u.s. sono stati offerti i seguenti consigli e suggerimenti:
- sintomi influenzali: è importante ribadire che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
- utilizzo delle mascherine: in occasione delle celebrazioni non è obbligatorio ma è raccomandato;
- igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
- acquasantiere: è possibile tornare nuovamente a usarle;
- processioni offertoriali: è possibile svolgerle;
- distribuzione della Comunione: si consiglia ai Ministri di indossare la mascherina e di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
- unzioni: nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuarle senza l’ausilio di strumenti.
A queste indicazioni, si aggiungono alcune misure igienico-sanitarie fornite dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BT Dr. Riccardo Matera, che è doveroso osservare per quanto è di competenza ecclesiastica:
- consentire l’accesso per il commiato, ai locali dove sosta la salma (abitazione e/o case di commiato), ad un numero contenuto di parenti e amici del defunto e proporzionato agli spazi a disposizione;
- gli stessi spazi dovranno essere costantemente arieggiati e dotati di distributori di disinfettante per le mani;
- pur essendo non più obbligatorio indossare le mascherine, se ne consiglia comunque l’utilizzo, specie in occasione di assembramenti e di impossibilità di un adeguato distanziamento;
- rendere disponibili all’ingresso dei locali, a chi ne facesse richiesta, di mascherine FFP2;
- fortemente sconsigliati i saluti stretti quali abbracci, baci, strette di mano …;
- è opportuno affidare il controllo delle suddette indicazioni agli stessi operatori delle aziende di onoranze funebri;
- nel caso di salma deceduta per Covid-19, la stessa viene immediatamente chiusa in un
sacco teflon, il feretro sigillato e trasportato nell’immediato presso il cimitero di pertinenza.
Infine, a completamento delle predette indicazioni, si dispone quanto segue:
- In caso di defunti deceduti per Covid-19, rimane confermata la disposizione per cui viene celebrato il solo rito delle esequie presso il cimitero; nei giorni successivi, poi, secondo le tradizioni locali, si celebri la messa in suffragio del defunto nella parrocchia di riferimento.
- Rimane ancora valida la norma che proibisce la processione a piedi col feretro verso il cimitero (il cosiddetto “pedatico”).
- É consentita invece la sosta in chiesa della salma prima della celebrazione delle esequie laddove siano garantite le norme di sicurezza e il parroco acconsenta all’accoglienza previa del feretro».