Si chiamano Poct, point of care test, e permettono analisi rapide che forniscono il risultato circa l'”incontro con il virus” in una ventina di minuti. Notizia di oggi, che trapela negli ambienti della sanità pugliese, è l’arrivo dei dispositivi anche in Puglia. Il primo kit, fornito dalla Diasorin, è già in sperimentazione da 10 giorni all’ospedale «Perrino» di Brindisi, ma altre otto macchine verranno dislocate negli ospedali del Barese, poi ne giungeranno altre in tutte le altre strutture sanitarie pugliesi. Saranno adoperate per incrementare la sicurezza dei luoghi di cura e per permettere il graduale ritorno alla normalità.
I kit rapidi funzionano così: il personale sanitario inserisce il flaconcino con il campione, che in precedenza deve essere mescolato con il reagente. La macchina effettua l’analisi e fornisce il risultato in tempi rapidi. Poter eseguire il test sul posto rappresenterà un passo avanti di grande rilevanza. L’utilizzo dei kit segna un passaggio importante in prospettiva della riapertura ordinaria su cui la Regione Puglia dovrebbe decidere nel corso di questa settimana.
Il Ministero della Salute, nella circolare con cui il 4 aprile ha messo ordine nella materia dei test, ha menzionato anche i tamponi rapidi che «potrebbero essere utili nei casi in cui la diagnosi assuma carattere di urgenza».