“L’urgente convocazione di un apposito incontro al quale partecipino tutte le organizzazioni sindacali costituite in azienda, oltre che il commissario della Casa Divina Provvidenza (Bartolo Cozzoli, ndr), al fine di individuare idonee soluzioni atte a garantire la continuità dei livelli assistenziali e la tutela dei livelli occupazionali, evitando il ricorso alla dichiarazione di esubero del personale”. È quanto ha chiesto al governatore della Puglia, Michele Emiliano, il segretario regionale della Fials, Massimo Mincuzzi.
“Il 27 luglio scorso si è tenuto un incontro, presso il Ministero delle Attività Produttive, per l’illustrazione alle organizzazioni sindacali del programma dell’amministrazione straordinaria della Casa Divina Provvidenza”, si legge nella lettera inviata da Mincuzzi al presidente della giunta regionale. “Il Commissario ha quindi precisato che il programma dell’amministrazione straordinaria ha rilevato la necessità di incidere sul costo del personale, in assenza di incremento di ricavi”. I dipendenti in esubero sarebbero circa cento, così come dichiarato da Cozzoli a margine dell’incontro romano (leggi qui). Di qui la richiesta di convocazione dell’incontro formulata dalla Fials, “considerato che”, aggiunge il segretario regionale del Sindacato, “la Casa Divina Provvidenza è soggetto erogatore di prestazioni sanitarie per conto del Servizio Sanitario Regionale in regime di accreditamento e atteso che, a giudizio dello scrivente, sia legittimo giungere alla rideterminazione di alcune tariffe ferme ormai da tempo immemorabile”.
“Lo scopo”, chiosa Nicolangelo Cosmai (foto a destra), segretario Fials Bisceglie, “è quello di ricercare soluzioni idonee per la sopravvivenza della Casa Divina Provvidenza, dei suoi ospiti e dei lavoratori, che fino ad oggi hanno pagato duramente a seguito delle disavventure prodotte nella Cdp”.