Dopo la pulizia straordinaria messa in atto dall’amministrazione comunale e dal gestore igiene urbana, e nonostante le numerose sanzione elevate, anche con l’impiego dei droni, il fenomeno dell’abbandono illegale di rifiuti sembra continuare nell’agro biscegliese. A testimoniare questa nuova preoccupante situazione ci sono gli scatti fotografici  effettuati dalla Federazione nazionale Pro Natura – Gruppo Ripalta Area Protetta di Bisceglie.

“Ci saremmo aspettati di veder volare i droni. Speravamo di conoscere i componenti della mitica Task Force”, commentano gli ambientalisti, “Abbiamo scrutato l’orizzonte per scorgere una pattuglia di agenti. E invece abbiamo incontrato sacchetti di spazzatura, anche incendiati, pneumatici a bizzeffe, la carcassa di un delfino spiaggiato a Ripalta e tanto, tanto amianto”.

I componenti della Federazione pro natura non hanno dubbi “questa è una replica del solito film: prima si pulisce, poi qualcuno sporca di nuovo. E la domanda sorge spontanea: gli li 84 siti utilizzati per l’abbandono illegale di rifiuti, che noi abbiamo mappato a giugno, sono stati tutti bonificati? In quei pochi che sono stati ripuliti è ricominciato l’accumulo di altra spazzatura”.

“Non vogliamo aggiungere ulteriori considerazioni a quanto documentato dalle foto, che riassumono la situazione delle nostre periferie”, proseguono dall’associazione ambientalista, “Il messaggio  che vogliamo ribadire è sempre lo stesso: è necessario ripristinare la legalità, applicando il regime sanzionatorio (amministrativo e penale) previsto dal Testo unico ambientale (D.Lgs 152/2006) e aumentando la vigilanza delle forze dell’ordine sul territorio”.

In conclusione la Federazione nazionale pro natura di Bisceglie esprime il proprio personale “rammarico per l’assenza totale di risposte alle nostre istanze. Ma noi continueremo a monitorare il territorio e a segnalare tutte le situazioni di degrado come quelle della zona di Ripalta, per la quale siamo ancora in attesa dell’intervento di bonifica”.