La Federazione Pro Natura Bisceglie – Gruppo Ripalta Area Protetta ha presentato un esposto indirizzato al Sindaco, al Comandante della Polizia Locale, al responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bat e al gestore servizio raccolta rifiuti per denunciare lo stato di degrado in cui versa il tratto costiero compreso tra zona San Francesco e Ripalta.
“Una pista ciclabile utilizzata da automobili e scooter ma interdetta alle biciclette e ai cittadini, rifiuti disseminati ovunque e staccionate divelte” così i rappresentanti della Federazione Nazionale Pro Natura di Bisceglie commentano l’area ciclabile della costa di levante, gli ambientalisti aggiungono inoltre “Lo stato di degrado del percorso ciclabile, costato centinaia di migliaia di euro, è sotto gli occhi di tutti i visitatori: la pavimentazione è sconnessa, la staccionata è stata seriamente danneggiata, i muri a secco sono parzialmente crollati e sono presenti cumuli di rifiuti abbandonati illegalmente nei terreni che costeggiano il percorso”.
Secondo quanto accertato dall’associazione sarebbe disatteso anche un provvedimento disposto dal comune inerente il tratto in questione: “l’Ordinanza Sindacale n. 175 del 31/08/2015 ha disposto l’interdizione temporanea all’utilizzo del tratto ciclabile per la sua pericolosità ma il percorso sarebbe utilizzato da veicoli a motore in quanto non esiste alcuna barriera al loro ingresso da via Capitini”. Altro problema ben noto della zona è quello legato alla presenza di “rifiuti di varia natura (materiali di scarto edilizio, elettrodomestici, rifiuti solidi urbani) dispersi in area demaniale e lungo la pista ciclabile”.
Per tutte queste ragioni l’associazione Federazione Nazionale Pro Natura Bisceglie – Gruppo Ripalta Area Protetta ha chiesto che: “siano rimossi con urgenza tutti i rifiuti abbandonati illegalmente, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 49 del Regolamento per la raccolta dei rifiuti urbani del comune di Bisceglie e che vengano installati cartelli che vietino l’abbandono dei rifiuti. Altro aspetto importante è la completa fruizione del tratto ciclabile, anche individuando percorsi alternativi, nell’ambito di una progettazione integrata con il tessuto urbano e a tal proposito abbiamo inviato, non più tardi di un mese fa, una dettagliata proposta per la Rigenerazione Urbana del tratto costiero di Levante. “È necessario”, concludono gli ambientalisti, “bloccare l’accesso al percorso ciclabile ai mezzi a motore con un sistema a barriere “a labirinto”, che consenta il passaggio alle bici ma che sia sufficientemente stretto da impedire che si infilino moto e scooter”.
Qui di seguito le foto che testimoniano quanto denunciato dall’associazione ambientalista