Roberto Maggialetti, titolare del DF Disco di Bisceglie, firma una nota ufficiale in cui annuncia le intenzioni dell’azienda che rappresenta dopo il ferimento di un 26enne avvenuto la scorsa notte in discoteca (LEGGI QUI). “Ci si è attivati, immediatamente, per dare supporto alle indagini in corso, fornendo tutte le notizie in nostro possesso, affinché il responsabile del grave episodio venga individuato il prima possibile e punito in maniera esemplare perché non possa più essere messo in grado di nuocere a nessuno, magari mediante l’emissione nei suoi confronti di un Daspo urbano a vita, che non gli consenta di partecipare ad alcuna manifestazione sia essa in locali, concerti e manifestazioni in genere. Sin da ora ci riserviamo di costituirci parte civile nei confronti del responsabile che verrà individuato a seguito delle indagini condotte dalla magistratura e dalla Polizia Giudiziaria”, si legge nella nota.
“Si esprime profondo sconforto per lo sconvolgente episodio accaduto domenica. Ci si sente sollevati dall’apprendere che le condizioni di salute del ragazzo sono migliorate ed è in via di guarigione. Non vi è come non esprimere profonda amarezza ed incredulità, soprattutto per la contingenza con un analogo episodio accaduto a Barletta pochi giorni prima e che ha portato, purtroppo, ad un più tragico epilogo. Fortunatamente, la tempestività dell’intervento degli steward e degli stessi amici di A., hanno evitato ben più gravi conseguenze. Bisogna, tuttavia, prendere atto della recrudescenza degli episodi di violenza sempre più diffusi ed intervenire con una più massiccia prevenzione, e che le istituzioni prevedano, anche al di fuori delle strutture delegate all’incontro di numerose persone, una più massiccia e costante presenza di forze di Polizia”, prosegue.
“Le discoteche, al pari degli stadi e dei concerti, costituiscono un polo di attrazione di una moltitudine di gente e devono, pertanto, considerarsi luoghi sensibili. La nostra struttura, a livello organizzativo, ha posto in essere sempre tutte le misure di sicurezza previste dalla legge e dalle recenti disposizioni in materia di contenimento della diffusione della pandemia, anche e soprattutto con riguardo alla capienza delle persone che possono avere accesso al locale. Non è giusto che centinaia di dipendenti e di brave persone che frequentano il DF, soprattutto dopo la prolungata chiusura, debbano subire le conseguenze di un insensato e spregevole gesto posto in essere da un folle”.