“I sacchetti a pagamento sono una nuova tassa”, ad unirsi al coro di proteste contro il provvedimento statale che ha imposto l’utilizzo di sacchetti biodegradabili per la spesa c’è anche il segretario cittadino di Forza Italia Sergio Ferrante. “Apprezzo e condivido le riflessioni del Presidente della Confcommercio Bari-Bat Leo Carriera”, ha dichiarato l’esponente biscegliese del partito berlusconiano, “la norma che obbliga i commercianti a far pagare i sacchetti di plastica biodegradabili é stata adottata in modo poco corretto, esponendo i clienti ad un altro costo e i commercianti ad ingiuste critiche. Infatti l’obbligo di acquisto dei sacchetti per la spesa è praticamente una nuova odiosa tassa per tutti i cittadini, voluta e approvata dal governo del Pd. Che si aggiunge agli aumenti di gas, luce e autostrade già scattati dal 1 gennaio. L’ultimo regalo del governo in carica”.
Ferrante spiega inoltre come i bioshopper (nome tecnico dei sacchetti biodegradabili) siano: “biodegradabili solo al 40% e per il restante 60% sono fatti da derivati dal petrolio e quindi non biodegradabili. La norma vuole che si usi una sola volta il sacchetto e lo si paghi da due a cinque centesimi, questo vuol dire un costante incremento per tutti i prodotti senza possibilità di scampo per i consumatori”. Bersaglio del forzista è sempre il Partito Democratico, che nel tentativo di recepire una direttiva europea si sarebbe reso reo di aver: “fatto un pasticcio ai danni degli italiani e anche dei commercianti, già colpiti da tante assurde tasse, che vedono complicarsi il loro lavoro. Non ci si può meravigliare se poi ogni anno cessano l’attività decine di negozi, e se nelle nostre strade aumentano solo i locali vuoti, con vetrine spente e insegne rimosse”.
Per Ferrante la soluzione a questa situazione è quella proposta qualche giorno fa dal capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta: “incentivare l’utilizzo di sacchetti di carta riciclata e riciclabile che si possono impiegare anche per più spese. E occorre eliminare l’obbligo ai commercianti di far pagare ogni tipo di sacchetto. In questo modo si aiuterebbe davvero l’ambiente come richiesto dall’Ue e non si tasserebbero ancora una volta i consumatori italiani, già tartassati da una incredibile serie di aumenti su qualsiasi cosa”.
“Fortunatamente a breve gli italiani potranno scegliere di affidare il governo del nostro paese a chi vuole ridurre le tasse e vuole dare nuovo impulso ai consumi”, ha quindi concluso Ferrante, “evitando di mettere ancora le mani nelle tasche dei cittadini”.