L’ Unionecommercio – Federazione italiana venditori ambulanti su aree pubbliche interviene sulla questione assegnazione posteggi per i commercianti durante la Festa Patronale di Bisceglie.

Le associazioni di categoria si rivolgono ai commercianti con alcune “indicazioni a tutela e salvaguardia”. Fivap comunica agli esercenti che “eventuali importi da pagare devono essere le risultanze di richieste ufficiali da parte del comune di Bisceglie. Gli eventuali importi necessitano di versamenti per i quali sia verificabile la tracciabilità. Bisogna comunque chiedere dimostrazione di avvenuto affidamento da parte dell’Ente del servizio di riscossione in caso di versamenti a favore di soggetti diversi. Il posteggio non può essere assegnato a discrezionalità di soggetti terzi ma la “scelta” deve essere effettuata da parte dei richiedenti i posteggi. Tale scelta deve avvenire su una planimetria a disposizione del richiedente e secondo la graduatoria definitiva. Quest’ultima che deve essere messa a disposizione di tutti i partecipanti al bando pubblico”. Infine, la Fivap rende noto che “la graduatoria deve essere stata elaborata tenendo conto dei principi prioritari che sono: anzianità di frequenza individuale alla Festa Patronale. Requisito Professionale Registro Imprese. Anzianità individuale, storica, di iscrizione al R.E.A. – ex Registro Ditte. Solo in via residuale, e solo in caso di parità dopo l’applicazione obbligatoria dei suddetti criteri si potranno applicare criteri aggiuntivi”.

Secondo Fivap quindi “la mancata osservanza dei suddetti criteri comporta gravissime responsabilità che potrebbero anche coinvolgere i soggetti interessati all’occupazione di posteggio, non solo dal punto di vista amministrativo”. Dalla Fivap quindi concludono, “raccomandiamo quindi la massima prudenza e la massima vigilanza da parte degli organismi comunali e sindacali, nonché delle competenti Autorità affinché la legge venga rispettata e soprattutto vengano identificati in modo puntuale e documentato i soggetti che dovessero incaricarsi di effettuare operazioni che potrebbero essere ricondotte alle esclusive competenze dell’Ente comunale in assenza di Atti dovuti e legalmente validi”.