“Questa segreteria ha accolto con favore le recenti disposizioni della Regione Puglia sulla riconversione dei posti letto Covid e la ripresa delle normali attività sanitarie, ma esprime preoccupazioni sul futuro dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie a tutt’oggi ancora ospedale Covid”. A parlare sono Angelo Somma e Sergio Di Liddo della Fials Asl Bat.

“La Direzione Generale della Asl Bat con nota del 20 maggio con la finalità di attivare un graduale processo di riconversione dei posti letto Covid dell’ospedale di Barletta ha scelto accentrare il ricovero dei pazienti affetti da Covid presso l’ospedale di Bisceglie. Ad oggi presso le unità operative dell’ospedale di Bisceglie risultano infatti ancora ricoverati circa 35 pazienti affetti da Covid”.

“Com’è noto – dichiarano gli esponenti Fiasl – le attività ospedaliere ordinarie dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie sono completamente bloccate sin dal mese di marzo 2020, in quanto l’ospedale su indicazioni dalla Regione Puglia fu individuato quale “Covid Hospital” della provincia Bat. Dal 24 maggio scorso, tenuto conto dell’attuale andamento epidemiologico e considerata la netta diminuzione del numero dei ricoveri, su indicazioni del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia è stata disposta la ripresa delle normali attività sanitarie per tutti gli ospedali Pugliesi impegnati nell’emergenza, mentre l’ospedale di Bisceglie su disposizione della Direzione Generale della Asl Bat rimane ancora un Covid Hospital.

“A questo punto viene legittimo domandarsi: per quanto tempo ancora l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie resterà Covid Hospital? Considerata la netta diminuzione dei ricoverati affetti da Covid perché si continua a mantenere ancora chiuso un intero ospedale con 160 posti letto? Perché molti ospedali della Regione Puglia hanno già riconvertito i posti letto garantendo le riprese delle regolari attività sanitarie mentre all’ospedale di Bisceglie le attività sanitarie sono ancora bloccate? Qual è la programmazione sanitaria decisa dalla Direzione Generale della Asl Bat per l’ospedale Vittorio Emanuele di Bisceglie?”    

“Per quanto esposto sentiamo di richiamare alle proprie responsabilità tutte le forze politiche del territorio invitando – proseguono Somma e Di Liddo – il Sindaco della Città di Bisceglie a convocare con massima urgenza un Consiglio Comunale monotematico, al fine di trovare risposte concrete e soluzioni atte a riattivare le regolari attività sanitarie anche per l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie, utilizzando al meglio le specializzazioni ancora presenti nelle unità operative. A nostro giudizio infatti, questo graduale processo di riconversione è attuabile da subito se si considera che l’ospedale di Bisceglie ha un accesso indipendente di un’intera ala/palazzina con apposito percorso dedicato, tale da garantire così condizioni di totale sicurezza per pazienti e operatori sanitari, senza contatto con l’area Covid”.

“Ribadiamo che con la chiusura dell’ospedale di Bisceglie si riducono ulteriormente i posti letto, già fortemente carenti nella provincia Bat, in rapporto alla popolazione del territorio”.