I ricoveri nell’unità operativa di cardiologia dell’ospedale di Bisceglie sono sospesi da ieri mercoledì 27 giugno, a darne notizia è la Fials. L’organizzazione sindacale si è detta “totalmente contraria alla disposizione n.405/11 della Direzione Strategica, di chiusura della unità operativa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Bisceglie, su proposta formulata da parte del comitato del dipartimento cardiologico del 11/06/2018”. La segreteria Fials Asl Bt ha chiamato in ballo anche il neo eletto sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano chiedendo “in qualità di massimo rappresentante della comunità locale, di intervenire in merito, onde evitare il verificarsi di situazioni di particolare gravità che interessino la sanità del territorio”.
Secondo la Fials “al fine di garantire il bene della salute pubblica di due città quali Bisceglie e Trani, che in periodo estivo raggiungeranno una popolazione di oltre 100mila abitanti considerando l’afflusso turistico, riteniamo indispensabile identificare possibili soluzioni alternative onde evitare l’ulteriore abbassamento degli indici dei posti letto ospedaliero per abitanti già notoriamente e notevolmente al di sotto degli standard ministeriali e regionali nella nostra Asl Bat”.
La segreteria Fials Asl Bt ha quindi chiesto esplicitamente al direttore generale e al direttore sanitario dell’Asl Bat “la revoca immediata della disposizione di sospensione dei ricoveri” e al contempo ha suggerito una serie di soluzioni alternative tra cui “la sospensione di tutti i servizi ambulatoriali e l’utilizzo dei medici cardiologi specialisti immediatamente reclutabili per risolvere l’emergenza di luglio/agosto dell’unità operativa di Barletta”. “Inoltre”, prosegue la Fials, “vi è una possibilità più equa per la copertura dei turni dei medici nella cardiologia di Barletta, ossia che le unità operative di Andria, di Bisceglie e di Canosa cedano rispettivamente i seguenti medici per il periodo necessario: 2 Andria; 1 Bisceglie/Trani; 1 Canosa ed un cardiologo territoriale strutturato (con contratto ospedaliero)”. L’organizzazione sindacale ha poi anche fatto notare come “le reperibilità di Trani, Bisceglie, Canosa (essendo reperibilità con alta probabilità di chiamata) dovranno essere ridistribuite equamente su tutto il personale medico attivo. Verranno così garantite anche le ferie del personale, essendo diritto dei lavoratori e considerando i brevissimi tempi di preavviso (in misura di massimo 2-3 cardiologi in contemporanea)”. Infine, se questa proposta non sarà accettata dall’Asl, secondo la Fials si potrà comunque “considerare la copertura di turni ad opera di personale esterno specialistico come già in precedenza verificatosi per copertura del pronto Soccorso di Trani nell’estate 2017”.
Per l’organizzazione sindacale appare evidente come “tutte queste proposte devono essere considerate a tutela della popolazione, oltre che del personale medico, infermieristico ed assistenziale che ogni giorno opera con passione e dedizione, rinunciando da anni a recuperi e spesso anche ferie al fine di garantire una adeguata assistenza ai cittadini utenti”. La segreteria Fials Asl Bt chiude infine annunciando che “in mancanza di risposte urgenti saremo costretti ad intraprendere manifestazioni di protesta con i lavoratori e i cittadini”.