Intervenuto ai microfoni del programma della domenica pomeriggio di Radio Centro “Cosa Succede in Città”, il presidente nazionale Arcigay Flavio Romani, in collegamento telefonico da Siena, è tornato sulla vicenda del prete biscegliese, attivista del movimento ‘Sentinelle in piedi’, che ha cercato a quanto pare più volte di adescare ragazzi omosessuali su Facebook per ottenere prestazioni sessuali.
«La vicenda del parroco di Bisceglie dimostra quanto sia frequente il comportamento basato sulla doppia morale di sacerdoti, politici e tanti attivisti delle associazioni cattoliche che di giorno sono violentemente omofobi e di notte lasciano esplodere la loro omosessualità repressa».
Sulla volontà dell’Arcigay Bat “Mine vaganti” di non volersi esporre, Romani afferma: «Non conosco bene le motivazioni che hanno spinto gli amici della Bat a non esporsi, molto probabilmente hanno preferito far calmare le acque e non aggiungere benzina sul fuoco. E’ una decisione che rispettiamo proprio perché loro conoscono meglio il territorio». E sul ragazzo che ha pubblicato la conversazione con il parroco: «Ha avuto un moto di verità. Ha reagito a continui attacchi alla nostra dignità».
Riferimenti, anche molto veementi, sul mondo delle istituzioni: «Serva una classe dirigente nuovissima. C’è da dire che lo scorso anno in Parlamento sono entrate tante donne, e questo è un buon segno, tanti giovani, altro buon segno, ma politicamente è un Parlamento bloccato da queste strane allenza che ingabbiano Renzi che si trova alleato al peggior partito omofobo: il Nuovo Centro Destra. A Renzi non si può chiedere molto se non di lasciar perdere: con quegli alleati non si può dialogare. Gli unici a sostenere le cause legate ai diritti civili sono alcuni partiti d’opposizione come il Movimento 5 Stelle, che sposa numerose delle nostre cause, e Sinistra Ecologia e Libertà».
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