La Funzione pubblica Cgil Bat sollecita ancora una volta il Comune di Bisceglie a procedere alle assunzioni e stabilizzazione di assistenti sociali. Su tale problematica il segretario generale, Ileana Remini, ed il coordinatore funzioni locali, Roberto Cannone, non possono fare altro che “prendere atto dell’inerzia e del mancato confronto, tra l’altro più volte richiesto al Sindaco del Comune di Bisceglie ed alla sua amministrazione”. L’ultima volta risale al 17 novembre rimasta come le precedenti prive di riscontro.
“Chiedevamo un incontro urgente finalizzato a chiarire la posizione dell’amministrazione comunale in ordine alle stabilizzazioni del personale attualmente in servizio nell’ambito del PON Inclusione oltre alle assunzioni di personale con profilo di assistente sociale. Tale richiesta era motivata dalla circostanza che da notizie assunte attraverso l’albo pretorio dell’ente non risultano banditi concorsi per assistenti sociali e neanche nessuna programmazione di stabilizzazioni del personale precario, così come la Legge di Bilancio 2021 ne dava possibilità. La Legge di Bilancio, infatti rappresenta un’importante opportunità, prevedendo un potenziamento del sistema dei servizi sociali comunali che rafforza contestualmente gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà nella prospettiva del raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni e dei servizi sociali definendo precisi rapporti tra assistenti sociali e popolazione residente”, spiegano Remini e Cannone.
“Il ministero del Lavoro, inoltre, in una nota del 4 febbraio scorso ha chiarito che i fondi stanziati nella Legge di Bilancio 2021 per l’assunzione di assistenti sociali ad opera degli enti locali non vanno considerati come un contributo una-tantum per l’anno corrente ma come un finanziamento stabile a copertura dei costi per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato. La norma in questione, infatti, prevede il potenziamento del sistema dei servizi sociali comunali, gestiti in forma singola o associata, al fine di assicurare il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni, in particolare è previsto un contributo di 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato fino al raggiungimento del rapporto da 1 a 5.000. Fino al 31 dicembre 2023, le amministrazioni possono indire procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al 50 per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale con qualifica di assistente sociale che possieda tutti i requisiti (all’art. 20, comma 2, del D. Lgs. n. 75 del 2017, la cosiddetta norma Madia) e ciò anche in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. Dopo anni di precariato, gli ambiti sociali e i Comuni potranno assumere a tempo indeterminato o stabilizzare quegli assistenti sociali che sono stati impiegati nel corso degli anni per il contrasto alla povertà”, fanno sapere dalla Funzione pubblica.
“Siamo quindi di fronte ad un’opportunità storica per il territorio e per gli ambiti socio territoriali di incrementare l’occupazione e al contempo di incrementare il livello qualitativo e quantitativo dei servizi sociali, di cui c’è un grande bisogno in un contesto caratterizzato, da criticità demografiche, di invecchiamento della popolazione, solitudine e fragilità, dipendenze di varia natura, ma evidentemente, rispetto anche ad altri enti della Provincia Bat, il comune di Bisceglie ha una visione diametralmente diversa e della quale questa organizzazione sindacale, il personale e il territorio vorrebbero conoscere. Restiamo al quanto sconcertati dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale e dal silenzio assordante che la stessa produce, siamo preoccupati per le sorti di quei lavoratori dei quali lo stesso Comune e la città di Bisceglie hanno tratto vantaggio in questi anni e che in un prossimo futuro vedranno non rinnovati i relativi contratti determinando in tal modo una seria riduzione dei già citati servizi. Siamo seriamente preoccupati dall’atteggiamento inerte e rigido dell’amministrazione del Sindaco Angarano anche in relazione alle nuove assunzioni di assistenti sociali che sicuramente avrebbero portato un alleggerimento dei carichi di lavori ed un grande beneficio per il territorio comunale. Per quanto sopra, nel ribadire la necessità di avere un incontro urgente finalizzato a conoscere gli indirizzi che codesta amministrazione comunale ritiene di adottare, questa la Fp Cgil Bat, continuerà a vigilare costantemente sull’operato dell’amministrazione comunale di Bisceglie, comunicando fin d’ora attiveremo ogni forma di lotta sindacale con i modi e tempi previsti dalla legge a tutela dei posti di lavoro dei lavoratori precari e dei sevizi che questa amministrazione deve garantire alla Città di Bisceglie”, concludono Cannone e Remini.