Pur correndo il rischio di essere ripetitivi ci preme sottolineare ancora una volta come la situazione dei furti dai cassonetti della raccolta indumenti usati sia palesemente fuori controllo. Diverse volte abbiamo segnalato il problema, l’ultima volta il 6 dicembre scorso (leggi qui) mostrando anche una foto che ritraeva due donne nell’atto del furto. Oggi vi mostriamo un’altra foto che evidenza non solo il gesto criminoso ma anche l’estrema pericolosità dello stesso. I rischi per chi compie questo tipo di furto sono quelli di rimanere incastrati nel cassonetto oppure provocare un ribaltamento del pesante contenitore metallico e rimanerne schiacciati. Forse è proprio per mitigare questo pericolo che, come mostrato nell’altra foto qui di fianco, furti cassonetti indumenti usatialcuni delinquenti siano passati addirittura a forzare il portello dei cassonetti per prelevare in maniera più immediata e semplice i vestiti. Entrambe le foto sono state scattate nel quartiere di Sant’Andrea, una vicino al parco ubicato in via Santa Chiara d’Assisi mentre l’altra dinnanzi alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo in via La Notte.

Questi episodi criminosi non sono assolutamente da sottovalutare. Qualche anno fa la cronaca cittadina di Ravenna ha riportato un episodio piuttosto esplicito legato al traffico degli indumenti usati: “Un 33enne tossicodipendente ravennate invece che con i contanti ha pagato il suo spacciatore con vestiti di marca usati ma non troppo” (fonte http://www.sportellodeidiritti.org/notizie/dettagli.php?id_elemento=1172). Più recentemente a Terni invece le forze dell’ordine si sono adoperate per stroncare una banda dedita a questo genere di furti (http://www.ilmessaggero.it/UMBRIA/terni_caritas_povert_amp_agrave_carit_amp_agrave/notizie/1003758.shtml).

Non solo quindi furti dei poveri a dei poveri ma forse dietro ci potrebbe essere un vero e proprio business, sicuramente è auspicabile da parte delle locali forze dell’ordine un maggior controllo del fenomeno su tutto il territorio biscegliese.