“Garanzia Giovani” è una valido strumento messo in campo dalla comunità europea per contrastare la sempre più crescente disoccupazione giovanile nei paesi comunitari. Nella Bat “Garanzia Giovani” era però anche diventato un caso politico. Subito dopo l’insediamento del presidente Spina alla guida della provincia alcuni consiglieri di opposizione in quota PD avevano rilevato presunte irregolarità circa le assunzioni di alcuni componenti dello staff dell’ex presidente Ventola. La vicenda si era conclusa con Spina che decretava la sospensione cautelativa dei contratti in oggetto.
Proprio in questi giorni il provvedimento amministrativo di “Garanzia Giovani” è stato rivisto e rimodulato ed ora è pronto a partire ma con la metà del budget preventivato e per una durata di sei mesi. Si tratta quindi di una misura volta a non sospendere completamente un servizio cosi strategico in un momento di grave crisi occupazionale ma comunque a ridimensionarlo dato i precedenti che si sono verificati. Conseguente a queste modifiche sarà anche la rimodulazione del contratto con la ditta aggiudicataria “Talea srl”. Inoltre il nuovo contratto stilato dalla provincia prevede l’assunzione di quattro unità di categoria C.1 a fronte delle sette previste. La selezione e l’individuazione del personale per il quale disporre la prosecuzione del rapporto atterrà alla ditta aggiudicataria, che dovrà tener conto delle attitudini e delle capacità mostrate nello svolgimento delle attività.
«Dopo le diverse sollecitazioni pervenute su “Garanzia Giovani”, procedimento che ricordo è stato eseguito prima del mio insediamento a Presidente della Provincia, avevo disposto la sospensione cautelativa del contratto, in modo tale da approfondire l’intera istruttoria – ha affermato il Presidente della Provincia Francesco Spina -. Abbiamo tuttavia preteso che il budget destinato a tale iniziativa fosse dimezzato. Era necessario garantire la continuità del servizio, per evitare che i nostri centri per l’impiego non fossero adeguatamente supportati a svolgere i compiti loro assegnati. In questi mesi, infatti, gli stessi uffici sono stati letteralmente presi d’assalto da giovani utenti in cerca di informazioni e chiarimenti, e si prevede che lo stesso accadrà nei prossimi mesi. Inoltre, qualora avessimo revocato il contratto, la Provincia avrebbe rischiato un contenzioso con richiesta risarcitoria da parte della ditta aggiudicataria».
Il Presidente Spina ha poi concluso: «essendo nostra premura quella di dimezzare il budget complessivo per il progetto, abbiamo esortato la ditta aggiudicataria ad individuare le quattro unità di personale, tenendo conto del rendimento di questi mesi e delle capacità mostrate nello svolgimento di attività».