“Siamo genitori di 5 figli che nel febbraio scorso avevamo sensibilizzato il territorio sulla penalizzazione che avevano le famiglie biscegliesi, soprattutto quelle numerose, sull’eccessivo costo dei buoni pasto scolastici, rispetto alle altre città (leggi qui)”. Parte con queste parole la lettera di due genitori indirizzata alla redazione di Bisceglie24.
“Avevamo accolto con fiducia la celere risposta pubblica del sindaco Angelantonio Angarano – affermano – nonché a marzo, l’approvazione in giunta comunale della riduzione delle tariffe che includevano non solo il figlio maggiore di età ma tutti i figli minori. Siamo contenti che l’impegno preso sia stato mantenuto. Ci preme evidenziare il lavoro svolto anche dall’assessore Loredana Bianco che aveva espresso, fin da subito, la volontà di correggere le tariffe, nonché quello del dirigente della ripartizione socio-culturale, Raffaele Salamino”.
“Le famiglie biscegliesi, vista la retroattività al gennaio 2022 della delibera amministrativa, con grande sorpresa – sottolineano – si sono viste accreditare parte dei costi dei buoni mensa, sulla base della parametrazione ISEE, credito che potrà essere utilizzato nel corso di questo anno scolastico attraverso l’utilizzo dell’applicazione gratuita “ComunicApp“. Il 3 ottobre, come programmato, è cominciata la refezione scolastica e con il sistema informativo del servizio che funziona regolarmente sia la gestione sia la verifica dei pagamenti dei pasti è stata facilitata”.
“Ci auguriamo il perseguire della politica di riduzione del costo mensa a carico delle famiglie, nonché la continua verifica della qualità dei cibi del servizio offerto. Auspichiamo un continuo miglioramento delle politiche familiari che devono essere sempre più inclusive. L’anno prossimo nella nostra città si andrà al voto per le amministrative e vorremmo che nei programmi elettorali degli schieramenti politici e, soprattutto, nelle azioni di chi governerà Bisceglie – concludono nella lettera i due genitori – ci sarà l’implementazione di politiche innovative a sostegno del benessere delle famiglie e, così come sancito dalla Costituzione, con un particolare riguardo per le famiglie numerose”.