Desta nuova preoccupazione per gli addetti ai lavori la situazione legata al possibile cambio di gestione dell’igiene urbana a Bisceglie da Ambiente 2.0 alla Società Sangalli Srl. Una vicenda che ha portato i lavoratori dei sindacati Funzione Pubblica Cisl Bat, Fit Cisl Bat e Fiadel Bari a scrivere per la seconda volta una missiva al Comune di Bisceglie, dopo quella dello scorso mese di dicembre (leggi qui).
La volontà è quella di avere precise indicazioni sull’eventuale passaggio di consegne e tutele per i lavoratori. A tal proposito nella mattinata odierna una delegazione dei lavoratori ha sostato pacificamente sotto la sede del Comune di Bisceglie ed è stata incontrata dal vicesindaco Vittorio Fata (leggi qui).
“Da più parti, e senza alcuna preventiva giustificazione, parlano di ulteriore cambio ‘in corsa’ del gestore del servizio al nome della Società Sangalli S.r.l., per di più a far data dal 1 Giugno 2018. Non avendo i sindacati, come parte sociale attiva, avuto alcuna informativa, ritenendo presumibile tale ‘notizia/indiscrezione’ fino a termine di smentita, da parte dei destinatari” i sindacati chiedono, “l’attivazione di un tavolo tecnico che ufficializzi le disposizioni dell’ente pubblico e le relative motivazioni/urgenza di indirizzo politico/tecnico”; “Con quale ‘progetto tecnico operativo’ i subentranti intendono espletare il servizio”. In seguito i sindacati chiedono garanzie, sottoscritte dal committente, azienda subentrante e sindacati”, per quel che concerne il “mantenimento dei livelli occupazionali ad oggi garantiti da Ambiente 2.0, ivi inclusi il personale a tempo determinato scaturito da bando pubblico 2017 in possesso anche della Prefettura. Che il personale assunto per la commessa di Bisceglie, per ogni livello ed inquadramento ad oggi maturato, siano utilizzati ‘esclusivamente’ nel territorio comunale, per cui la stazione appaltante ne riconosce i livelli economici; corretta retribuzione mensile nei termini contrattuali e oneri riflessi; assunzione per implementazione dei ‘servizi estivi’ per un giusto carico del lavoro stagionale e nelle previsioni progettuali vigenti”. I sindacati chiedono inoltre, “che non sarà, per alcun motivo, inserito personale se non residenti nel Comune di Bisceglie; né che venga attinto da subappaltatori, né cooperative di servizio, o istituti di altra natura se non sempre locali, per favorire, nel caso, lo stato sociale di cittadini, lavoratori locali visto che, la retribuzione relativa è riconosciuta e riveniente dalla ‘spesa corrente’ e dalla tassazione di cittadini biscegliesi; garanzie su mezzi, attrezzature, conformi al servizio da espletare; idonei ambienti di lavoro, ivi compresi uffici, capannoni ed eventuali spazi che siano a norma della sicurezza”. Infine i sindacati chiedono, “garanzia di ogni altra forma di tutela per tutta la cittadinanza, per qualità del servizio e sue variabili, considerando che dal 1 Giugno ricade ‘piena stagione estiva’. Superfluo ricordare soprattutto al sindaco e a tutti gli assessori della giunta Municipale la particolarità e la peculiarità del territorio biscegliese centro della ‘movida’ del nord barese”.