La regione Puglia ha concesso 100mila euro al comune di Bisceglie per la realizzazione della proposta del “piano particolareggiato del giacimento marmifero di Bisceglie”, progetto che potrebbe consentire di sbloccare nuove aree estrattive nel territorio biscegliese.
Il piano regionale delle attività estrattive (Prae) è lo strumento con cui si pianificano e programmano le attività estrattive su tutto il territorio regionale. Il Prae prevede “un livello attuativo da perseguire attraverso l’individuazione di otto aree del territorio regionale tra cui quella del comprensorio di Bisceglie, nelle quali l’attività estrattiva è subordinata alla preventiva approvazione di piani particolareggiati”. Gli ultimi aggiornamenti del Prae pugliese sono orientati non solo all’organizzazione dell’attività estrattiva ma anche a: “perseguire il recupero del territorio sotto il profilo paesaggistico ed ambientale nei maggiori comprensori estrattivi regionale”. La redazione e l’approvazione di un piano particolareggiato è di fondamentale importanza soprattutto per sbloccare la “situazione di stallo in cui si trovano gli operatori del settore, le cui istanze di apertura di nuove attività sono state sospese dalle norme di salvaguardia del Prae fino all’approvazione del piano particolareggiato stesso”.
Il comune di Bisceglie, tramite delibera di giunta, ha quindi approvato lo schema di convenzione con la regione Puglia per la redazione dei piani particolareggiati ed ha anche espresso parere favorevole alla costituzione: “di una unità di progetto composta sia dal personale della ripartizione tecnica, sia da liberi professionisti, con il supporto del Politecnico di Bari per le attività scientifiche di studi e di ricerca”. Infine la giunta comunale ha nominato come coordinatore di progetto e responsabile del procedimento l’architetto Giacomo Losapio.