E’ caos su contributi per le gelate agli agricoltori, nonostante gli annunci delle associazioni di categoria non esisterebbero ancora i bandi per accedere all’indennizzo di 11 euro l’ettaro.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio in vista della protesta di piazza prevista per il 7 gennaio dai gilet arancioni a Bari ha fatto sapere: “L’agricoltura pugliese e la tutela del reddito degli agricoltori sono tra le nostre priorità. Il ministero è intervenuto in ‘sanatoria’ poiché per effettuare la declaratoria sulla legge 102 occorreva la delibera della Regione Puglia di delimitazione del territori colpiti da avversità entro 60 giorni dal manifestarsi dell’evento, più eventuali 30 giorni in caso di straordinarietà; cosa che non ha effettuato nei termini perciò stiamo intervenendo per sanare errori di altri”.
Di parere diammetralmente opposto Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia Leonardo Di Gioia: “La mancata declaratoria dello stato di calamità per le gelate di febbraio e marzo 2018 non è responsabilità della Regione Puglia. Spiace che il Ministro Centinaio abbia scelto la via della polemica per giustificare a migliaia di olivicoltori pugliesi l’impossibilità di emanare il decreto di declaratoria dello stato di calamità ai sensi della legge 102 del 2004″. Di Gioia ha spiegato come “in verità la Regione, con le delibere di luglio e settembre, ha chiesto la deroga agli articoli di legge che impedivano l’accesso ai benefici per le colture previste nel Piano assicurativo, tra cui l’olivicoltura, attuando una modalità già ampiamente usata negli anni. Tutto questo oggi sembra irrealizzabile. Si adducono problemi legislativi che mai avevano avuto dignità o problemi procedimentali ampiamente superati negli scorsi anni”. L’assessore ha voluto inoltre ringraziare personalmente “i parlamentari di maggioranza e minoranza per aver proposto univoci emendamenti da cui si evince chiaramente che la necessità è quella di derogare al piano assicurativo nazionale e di aver con ciò essi stessi chiarito che non esiste alcun problema di ritardi da sanare. Ora”, prosegue Di Gioia, “sarebbe necessario continuare uno sforzo corale per trovare l’idoneo provvedimento in grado di accogliere questa soluzione legislativa per rendere giustizia ad un comparto vitale della Puglia che chiede solo di essere trattato alla pari di altri in un momento in cui, agli eventi negativi della Xylella, si sommano quelli devastanti dei cambiamenti climatici”.
In questo scenario di “ping-pong istituzionale” i gilet arancioni hanno replicato rivolgendosi direttamente al Ministro Centinaio spiegando che agli agricoltori interessano solo “fatti concreti, che per il caso gelate si traducono almeno con la declaratoria dello stato di calamità naturale, che ancora non c’è. Abbiamo molto apprezzato lo stanziamento di 100 milioni di euro per la xylella, ed il suo piglio decisionista e a favore della scienza. Ma manca ancora un piano serio per combattere il batterio. Quando verrà fuori? Quando potremo avere una legge speciale per eradicare gli alberi malati senza passare dalle sceneggiate di santoni e senatori del M5S? Quando sarà dichiarato lo stato di emergenza per la nostra Regione?”.
I gilet arancioni hanno poi, con il loro portavoce Onofrio Spagnoletti Zeuli, lanciato una dura stoccata anche a Coldiretti rea, a loro dire, di star continuando “a dividere e a diffondere notizie false che alimentano le illusioni degli agricoltori in ginocchio: la speranza, piuttosto vana per la verità, è che possano rinsavire e possano recuperare lo spirito di appartenenza al mondo agricolo che ormai hanno perso da troppo tempo”. Secondo i gilet arancioni la Coldiretti avrebbe diffuso una vera e proprio “fake news” riguardante “i moduli per la richiesta di risarcimento danni da gelata da presentare alla Regione dopo lo stanziamento di un milione di euro di aiuti deciso poco prima di Natale dalla giunta regionale. Moduli”, proseguono i Gilet arancioni, “che sono carta straccia in assenza di un bando per l’accesso ai contributi”.