Cresce sempre di più il fronte della protesta degli agricoltori pugliesi decisi a scendere in piazza per chiedere “interventi mirati e decisi contro la xylella, seguendo la scienza e non i santoni, e lo sblocco delle risorse del Psr impantanato tra mille rivoli burocratici”. Il movimento di protesta si chiama gilet arancioni, gli agricoltori che ne fanno parte hanno reso noto che lunedì 7 gennaio scenderanno in piazza a Bari, davanti alla Prefettura, accompagnati da Cgil, Cisl, Uil e dai comuni pugliesi rappresentati dall’Anci, per ottenere “maggiore attenzione verso l’agricoltura e l’olivicoltura pugliese”. Il coordinamento gilet arancioni raggruppa Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol.
“L’adesione dei Comuni e dei sindacati dei lavoratori testimonia”, hanno dichiarato i gilet arancioni, “che il problema non riguarda solamente il settore olivicolo e l’agricoltura pugliese, messo in ginocchio dai silenzi e dall’assenza delle Istituzioni, Regione e governo nazionale, ma tutto il sistema economico, produttivo e sociale pugliese. Da tutti i Comuni pugliesi si muoveranno i trattori degli imprenditori agricoli verso il capoluogo”, assicurano i gilet arancioni che poi proseguono, “la Puglia olivicola è stata dimenticata dalle istituzioni e messa in ginocchio da gelate, Xylella e un Psr fermo. È arrivato il momento delle azioni e dei fatti concreti, le parole e le promesse, ormai, non bastano più. Nei giorni scorsi è stata lanciata anche una petizione online che ha già raccolto quasi 5000 firme: al termine della protesta verranno consegnate al ministero delle Politiche agricole e alla Regione Puglia. La petizione è sottoscrivibile al link http://chng.it/cBhYGPq”.