Ben 35,47 milioni di euro spesi nel 2016 alle slot machine con una spesa in giocate pro- capite ammontante a 640 euro. Sono alcuni dati, in riferimento alla città di Bisceglie, emersi dall’inchiesta su spese e giocate dei comuni italiani alle slot machine condotta dall’Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

Con un reddito pro – capite di circa 14mila euro, ogni biscegliese, nel 2016, ha speso circa 640 euro in giocate, bruciando complessivamente il 4% del proprio reddito pro capite e confermando, in questo modo, Bisceglie come uno dei comuni della Bat che nonostante un reddito vicino alla soglia di povertà abbia speso molto in giocate. Un circolo vizioso in rialzo rispetto agli anni precedenti, basti pensare che nel 2015 la spesa in giocate a persona ammontava a 605,6 euro, e favorito principalmente dall’ingente numero di slot, ben 365, sparse sul territorio che consentono quasi ovunque di poter effettuare una giocata.

Stilando alcune classifiche, nel 2016 siamo stati il quarto comune più spendaccione della Bat , dietro Trani (82,61 milioni di euro), Andria (67,27 milioni) e Barletta (62,51 milioni). Fanalino di coda di tutta la provincia è stata la città di Minervino Murge che ha speso appena 4,02 milioni di euro in giocate.

Per quanto concerne le spesa pro capite, anche in questo caso Trani ha consumato di più di tutte le altre città superando addirittura le tre cifre. Ogni tranese, infatti, nel 2016 ha sborsato all’incirca 1473 euro alle slot, seguono gli spinazzolesi con 898 euro, gli andriesi con 671 euro, i barlettani con 660 e, al quinto posto, i biscegliesi con 640 euro.

Allarmante anche il dato afferente alle slot in tutta la Bat. Sia Trani che Bisceglie, infatti, presentano un numero spropositato di macchinari rispetto al numero degli abitanti. Nel dettaglio, Bisceglie si colloca al quarto posto con 365 macchinari su 55.390 abitanti in una classifica in cui Barletta svetta con 620 slot ma su 94.673 abitanti. Restando in tema, a Bisceglie i luoghi dove poter giocare sono in continuo aumento. Nel 2016 siamo passato da 97 a 103, uno ogni 500 abitanti. Nella norma, invece, il dato relativo all’età media dei giocatori maschi, 38,71 anni, leggermente più alta rispetto alla media nazionale, fissata tra i 25 e 44 anni, quella delle donne che tocca quasi i 46 anni

Infine, spostando l’attenzione dal particolare al generale, nel 2016 la spesa in slot machine dell’intera Bat ha toccato i 289,44 milioni di euro. In termini di spesa pro – capite, i cittadini nella nostra provincia hanno speso in media di più degli abitanti di quella barese, il confronto è di 737 a 655 euro, confermando, infine, come anche nella nostra provincia il gioco d’azzardo streghi i suoi abitanti.