Il 25 novembre è la data scelta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A 15 anni dalla prima edizione di questa ricorrenza in Italia i dati sulla violenza subita dalle donne rimangono ancora preoccupanti. Secondo le ultime rilevazioni ISTAT circa 7 milioni di donne hanno subito violenza nell’arco della loro vita.
Sul tema è intervenuto questa mattina il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Spina: “Intervenire in maniera adeguata nei casi di violenza contro le donne è un dovere prima di tutto istituzionale: significa tutelare il diritto alla vita, alla salute ed alla libertà delle donne e degli uomini delle nostre comunità”. Il presidente della Bat ha voluto anche ricordare le iniziative intraprese dalla Provincia per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne: “In continuità con quanto fatto dalla precedente amministrazione e con l’ausilio del Settore Politiche Sociali della Provincia, nell’ultimo anno abbiamo adottato un’articolata programmazione per contrastare e prevenire il fenomeno della violenza sulle donne. Con il Centro Antiviolenza Provinciale “Futura” abbiamo promosso il percorso sperimentale “Galassia”, 130 ore di formazione specialistica per gli operatori istituzionali (e non solo) della Rete Provinciale Antiviolenza; con la campagna di sensibilizzazione “Galassia”, grazie all’ausilio della Consigliera di Parità della Provincia, abbiamo poi innescato processi di cambiamento culturale che hanno coinvolto le giovani generazioni”.
Spina ha poi concluso auspicando un impegno di tutte le istituzioni sulla tematica: “Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, dunque ci auguriamo che tutte istituzioni sappiano predisporre politiche e misure di protezione e di assistenza in favore di tutte le vittime di violenza, come sancito dall’articolo 1 della Convenzione di Istanbul; che tutti gli operatori, che lavorano ogni giorno per e con le vittime di violenza, continuino a tessere le maglie di strategie di rete e di sistemi efficaci di protezione; che i Centri Antiviolenza, con il loro contributo specialistico, continuino a rappresentare un prezioso valore aggiunto con le loro azione di contrasto al fenomeno; che tutti i cittadini lottino perché si diffonda la cultura del rispetto, del dialogo e dell’accoglienza”.